Il Corso di Laurea in “Urbanistica” accoglie gli ingegneri. Per crescere assieme, per aumentare le competenze reciproche, lavorando in sinergia. Un incontro cercato, un incontro necessario, alla luce dell’attualità delle problematiche legate alla fragilità del territorio e dell’improcrastinabile “new deal” da attuare per una corretta gestione delle trasformazioni territoriali. Un nuovo “patto” tra la disciplina che studia la pianificazione territoriale ed urbanistica, la progettazione ambientale, delle infrastrutture e dei trasporti e gli ingegneri, soprattutto i laureati in civile, trasporti ed ovviamente ambiente e territorio. Il legame tra queste discipline è forte ma spesso si commette l’errore di non farle concorrere alla formazione di tecnici consapevoli. Lo studio dell’Urbanistica fornisce una base indispensabile per un tecnico addetto alla trasformazione urbana e territoriale. Storia della città e del territorio, diritto amministrativo ed urbanistico, sociologia, marketing urbano e territoriale, aree naturali e paesaggio, qualità territoriale e dell’ambiente costruito, queste (e tante altre) le materie oggetto di studio che completano e specializzano la formazione dei nostri laureati. L’iniziativa che il Corso di Laurea in Urbanistica della Mediterranea e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria stanno avviando ha il chiaro obiettivo di avvicinare i tecnici alle tematiche della gestione del territorio, contribuendo ad accrescere la “visione globale” (piano) di chi opera quotidianamente sulle trasformazioni urbane e territoriali (progetto). Questo contributo e questa unità d’intenti si realizzano nella possibilità per gli ingegneri laureati e già professionisti, nonché per i neo-laureati che intendono specializzarsi per entrare nel mondo del lavoro con competenze sempre maggiori, di iscriversi presso il Corso di Laurea Magistrale in Urbanistica (biennale) vedendosi riconosciuta parte significativa dei crediti formativi comparando il proprio piano di studi-tipo (in Ingegneria) con il piano di studi vigente (in Urbanistica). L’idea è nata dalla consapevolezza che c’è bisogno di una maggior attenzione nel governo delle trasformazioni a scala urbana e territoriale. A suggerirla hanno concorso tanti fattori, tra cui la grave situazione idrogeologica del territorio (il 100% dei Comuni calabresi è a rischio), l’inadeguatezza delle infrastrutture di trasporto (stradale, ferroviario, marittimo ed aereo), e la scarsa qualità dell’ambiente (naturale e costruito). Ma si ritiene che anche il tema della Città Metropolitana può certamente fungere da catalizzatore di questa iniziativa, affinché attorno a questa ed al suo territorio l’urbanistica e l’ingegneria, unitamente all’architettura, costruiscano un percorso comune, condiviso e consapevole. Su questi temi culturali si innescano gli interessi interdisciplinari che spingono l’urbanistica ad incontrare l’ingegneria. Una valutazione realistica e responsabile basata dal confronto dei curricula degli ingegneri già laureati e dei curricula delle due lauree triennali e Magistrali in Urbanistica, ha conluso il Prof. Costa, ci consentirà di valutare positivamente l'ipotesi di immatricolare molti degli ingegneri già laureati direttamente alla laurea Magistrale in Urbanistica, senza cioè transitare per la triennale.