La ricostruzione della maschera di Dioniso è certamente - sia per un attore che per uno studioso - l’occasione per scoprire quella che poteva, per i greci, essere la natura del dio del teatro e dell’estasi liberatoria, e sperimentare nuove possibilità di ricostruzione e di interpretazione di un personaggio così ambiguo e ambivalente.

Le infinite possibilità interpretative che ha offerto la maschera, sia nel teatro greco che nella successiva commedia di Menandro, hanno consentito di raggiungere quello che forse era l’intento della tragedia e della commedia, cioè l’incantamento che è proprio del teatro.
Da qui nasce la proposta dei dipartimenti dArTe e DiGiES di un laboratorio, seminario e spettacolo sulla figura di Dioniso e del ruolo rituale e teatrale delle sue maschere; una occasione articolata in tre momenti nell’arco della giornata del 15 maggio presso la cittadella universitaria di Feo di Vito.

Alle ore 11,30, sulla terrazza del lotto D, gli attori Rocco Mortelliti, Cinzia Maccagnano e Giorgio Latini mostreranno e faranno indossare le straordinarie maschere del teatro classico ricostruite da Stefania Mortelliti, accompagnati da incursioni musicali di Daniele Colistra.

Alle ore 18,30, presso l’Aula Ludovico Quaroni (Architettura) si terrà una breve presentazione sulla figura di Dioniso, dio ibrido del teatro e dell’aldilà, coi professori Filippo Amoroso, Felice Costabile, e Francesca Fatta, e l’arch. Andrea Marraffa studioso della collezione di maschere del museo di Lipari.

Alle 19,00, sempre in Aula Quaroni, spettacolo teatrale La donna di Samo e altri brani tratti dal repertorio del teatro di Menandro, con Rocco Mortelliti, Cinzia Maccagnano e Giorgio Latini, regia di Rocco Mortelliti e Cinzia Maccagnano, assistenza tecnica di Marta Cirello.

Attività culturale proposta da Felice Costabile e Francesca Fatta con la Compagnia teatrale “La Bottega del Pane”.

Si ringrazia per la collaborazione il CRAL UNIRC e il Touring Club Italiano – Territorio di Reggio Calabria.