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Iniziativa sul referendum di "Diritto21": sintesi e immagini dell'evento in ateneo.

Un'esperienza formativa unica quella vissuta martedì 29 novembre, presso il Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell'ateneo reggino: la redazione della rivista giuridica universitaria “Diritto21” - progetto giornalistico fondato e gestito dagli studenti – ha promosso e organizzato un proficuo dibattito sull'imminente Referendum costituzionale, con lo straordinario coinvolgimento di moltissimi studenti (nonché altri cittadini) che hanno attivamente partecipato alla discussione.

Decisivi per la sollecitazione dello spirito critico dei presenti, i contributi dei due relatori: il prof. Domenico D'Amico (docente di Scienze delle Finanze ed Economia Politica, Di.Gi.Ec.) e la dott.ssa Simona Polimeni (dottoranda di ricerca in Diritto ed Economia, della cattedra di Dir. Costituzionale, Di.Gi.Ec.).

Dopo una brevissima introduzione e una rapida sintesi delle principali questioni referendarie, la dott.ssa Polimeni ha svolto una lucida ed esaustiva analisi tecnica del testo in questione, associando alle sue notevolissime capacità espositive una obiettività ed imparzialità decisamente apprezzate dai presenti. È stata quindi egregiamente sventata l’eventualità – data inizialmente per scontata - di una possibile polemica sulle questioni più controverse della Riforma Renzi-Boschi, grazie alla professionalità disarmante della giovane dottoranda di ricerca.

Particolarmente interessante l’analisi relativa al nuovo “Senato delle Autonomie” che, a parere della dott.ssa, costituirebbe in realtà un rafforzamento del potere delle Regioni, nonostante la disomogeneità del numero rappresentativo di ciascun Ente territoriale, in base appunto al peso demografico; molte critiche, invece, sono state presentate sul fronte della dubbia utilità del c.d. “divieto di mandato imperativo” previsto per i nuovi senatori, che potrebbe assoggettare gli stessi a forme di controllo partitiche piuttosto che ai doveri di rappresentanza nei confronti delle autonomie locali. È stata infine ridimensionata la c.d. “deriva autoritaria” più volte prospettata da alcuni esponenti politici contrari alla riforma: nessun depotenziamento degli organi di garanzia (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale in primis) sembrerebbe infatti essere contenuto nella legge di revisione costituzionale; inoltre, la prima parte della Costituzione - contenente i principi fondamentali - resterebbe sostanzialmente immutata.

A seguire, l’intervento del prof. Domenico D’amico, le cui competenze ed abilità erano già ben note al corpo studentesco. Brillante l’analisi del docente sui dubbi relativi all’effettivo risparmio dei costi della politica, oltreché delle concrete modalità di attuazione delle disposizioni previste nel nuovo dettato costituzionale, in caso di vittoria del “Sì”. Infine, per soddisfare gli interessi degli studenti, il Prof. si è soffermato anche sugli effetti economico–finanziari dei potenziali risultati referendari, con particolare riferimento al rischio di chiusura di alcuni famosi istituti di credito (in caso di mantenimento dell’attuale testo costituzionale), prospettato recentemente dal giornale britannico “Financial Times”, che però potrebbe indurre il cittadino ad una valutazione eccessivamente basata sul breve termine, con riferimento ad effetti che invece avrebbero una durata decisamente più longeva, trattandosi appunto di un testo costituzionale e non di una legge ordinaria.

Un elemento che senz’altro ha caratterizzato il dibattito nella sede universitaria, è legato alla singolare disponibilità dei due relatori: dopo il ricco intervento iniziale, entrambi hanno infatti prestato le loro conoscenze per rispondere a tutte le numerose domande dei presenti in aula, permettendo così di raggiungere l’obiettivo informativo (e formativo) che era stato prefissato insieme agli organizzatori. Si tratta di una dote particolarmente rara questa, che caratterizza il vero “docente” e allo stesso tempo permette di ricondurre la parola “Università” al suo vero significato etimologico.

Un ringraziamento è infine doveroso nei confronti di tutti i membri della redazione giornalistica studentesca che, nonostante gli impegni legati alle lezioni universitarie e alle ravvicinate date d’esame, hanno ugualmente offerto il loro tempo e le loro energie per la realizzazione di questa arricchente iniziativa.


In conclusione, non resta quindi che evidenziare la fortuna che noi giovani, aspiranti giuristi ed economisti calabresi, possiamo orgogliosamente vantarci di possedere, con l’auspicio di divenire i veri protagonisti del domani, in questa tormentata quanto meravigliosa terra.

Il Direttore Responsabile “Diritto21”
Giuseppe Abramo

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