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8-9 ottobre Le arti per lo spazio sacro nell'Italia Meridionale tra Otto e Novecento

“Le arti per lo spazio sacro nell’Italia meridionale tra Otto e Novecento” è il titolo dell’importante convegno di studi che vedrà relazionare a Vallelonga, nelle giornate dell’8 e del 9 ottobre prossimo, docenti e studiosi provenienti da tutta la Regione, e non solo, che si confronteranno in merito alle problematiche artistiche dell’Ottocento e la conoscenza non ancora esaustiva delle figure che dominano il panorama culturale a cavallo tra i due secoli nell’Italia meridionale.

Quattro le sessioni di studio intorno alle quali s’incentreranno le relazioni, tutte improntate sul tema della pittura sacra e dello spazio ad essa connesso, rispetto a: “Contesti e sperimentazioni”, “Svolgimenti e artefici”, “Architetture e definizione degli spazi”, ed infine “Liturgia e ornamento”.

Il convegno metterà in luce i molteplici aspetti dell’espressione figurativa e architettonica otto-novecentesca analizzando il rapporto tra immagine, decorazione e spazio e, quindi, la conseguente correlazione tra contenuto e contenitore, in un importante periodo storico che partendo dalla Restaurazione (1816), e attraversando la prima fase dell’Unità d’Italia, arriverà sino all’istituzione, nel 1924, della Pontificia Commissione centrale per l’Arte Sacra. In quest’ampio arco temporale si svolgerà la parabola dell’arte religiosa ottocentesca la quale sopravvivrà ben oltre i confini delle Avanguardie storiche che, com’è noto, ridefiniranno i canoni dell’arte.

Le due giornate di studio, all’interno di questo quadro culturale e alla luce di una rinnovata attenzione sull’arte sacra ottocentesca, porranno l’accento inoltre sul ruolo più o meno determinante di molti artisti attivi nel mezzogiorno d’Italia in particolare a Napoli, dove sono da ricordare Tommaso de Vivo e Domenico Morelli, in Calabria dove è da ricordare Andrea Cefaly e la sua scuola, fino a giungere all’attività di numerose figure di secondo piano che sovente abbandonano i nuovi temi pittorici votandosi alle più proficue commesse dell’arte sacra tradizionale.

L’importante evento culturale, fortemente voluto da Don Vincenzo Barbieri, già rettore del santuario vallelonghese e realizzato con la curatela scientifica di Mario Panarello, è stato promosso dalla Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio della Calabria, dai Dipartimenti d’ArTe e PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dal Comune e dal Santuario di S. Maria di Monserrato di Vallelonga, dalla Diocesi e dall’Archivio Storico Diocesano di Mileto - Nicotera – Tropea.

Numerosi centri studio hanno inoltre concesso il patrocinio fra cui il Centro di Studi sulla Cultura artistica dell’Italia Meridionale “Giovanni Previtali”, del Centro Studi “Esperide“, del Centro Studi Storici “Le Calabrie”, dell’Associazione “Aleph Arte.

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