L’evento è stato organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, presso il salone del Terminal Crociere del Porto di Livorno, il 14 e 15 novembre.
Si è parlato di strategia marina, gestione delle risorse, ricerca, attività produttive e pianificazione per un uso sostenibile dell’ecosistema marino.
L’evento rientra nell’ambito delle iniziative del Semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea. Il dibattito tra istituzioni, operatori del mare, associazioni di categoria, esperti di settore e della ricerca, si è articolato in tre sessioni:
I lavori sono stati presieduti dal Sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, che ha presentato la “Carta di Livorno”, un documento di proposte per lo sviluppo della Blue Economy attraverso la Strategia Marina.
É stata l’occasione per riportare il mare al centro dell’attenzione dell’agenda politica nazionale e continentale non solo dal punto di vista ambientale, ma anche come un’opportunità per uno sviluppo sostenibile, in concomitanza del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea.
In questo contesto, è stato presentato il progetto “Marine Energy Lab. (MEL)” coordinato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che vede coinvolti istituzioni pubbliche, tra cui appunto la Mediterranea e il Politecnico di Bari, e realtà industriali di spicco internazionale, come GE AVIO, azienda leader nazionale nel campo dell’aeronautica, recentemente entrata a far parte della galassia General Electric. Il cantiere nautico ZEN Yacht con sede nel porto di Gioia Tauro, completa la compagine del MEL.
Il responsabile scientifico del progetto MEL è il prof. ing. Pasquale Filianoti, docente di Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
L’obiettivo primario del Laboratorio è sviluppare sistemi di produzione energetica che hanno il mare come ambiente di riferimento. Parliamo di eolico offshore, di energia ondosa e da correnti marine. In pratica, ci riferiamo ad impianti localizzati, sopra la superficie del mare (nel primo caso) e sotto di essa (wave and tidal energy).
Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica (MIUR) di concerto con la regione Calabria hanno riconosciuto l’importanza strategica della proposta del MEL, e l’hanno giudicata meritoria di finanziamento. La proposta si è inserita al 17 posto della graduatoria di merito nazionale su un complesso di 41 progetti finanziati nelle quattro regioni della convergenza (Puglia, Campania, Calabria e Sicilia). Il finanziamento ammonta a 5 milioni di euro.
La Figura mostra un esempio di impianto eolico offshore galleggiante. Caratteristiche peculiari di questo impianto sono le turbine “intubate” e lo scafo a trimarano. Il gruppo Avio sta sviluppando la parte elettrica e meccanica dell’impianto presso il Politecnico di Bari e l’Università di Lecce. La parte strutturale (scafo e sovrastruttura) verrà sviluppata dal MEL. Il MEL testerà inoltre il primo prototipo direttamente in mare nello Stretto di Messina.
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