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CORSO INTEGRATO DI URBANISTICA

Corso Architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2021/2022

Modulo: DIRITTO URBANISTICO

Corso Architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2021/2022
Crediti 4
Settore Scientifico Disciplinare IUS/10
Anno Primo anno
Unità temporale
Ore aula 40
Attività formativa Attività formative caratterizzanti

Canale unico

Docente ANTONINO MAZZA LABOCCETTA
Obiettivi Il corso si propone di fornire la conoscenza dei fondamentali istituti del diritto urbanistico e delle implicazioni di carattere civilistico.
Attraverso l’acquisizione delle conoscenze delle principali forme di pianificazione e dei sistemi di disciplina dell’attività edilizia, il corso permetterà agli studenti di riconoscere e risolvere, alla luce degli orientamenti della giurisprudenza, le questioni che pone il governo del territorio.


Programma La disciplina della pianificazione urbanistica: dal piano regolatore generale ai piani attuativi.
I modelli di piano regolatore generale e i principali piani attuativi. Il ruolo degli standards.
La pianificazione per direttive.
L’espropriazione per pubblica utilità e i sistemi alternativi.
La disciplina dell’attività edilizia. I titoli abilitativi.
La funzione di controllo sull’attività edilizia e il sistema sanzionatorio.
Questioni pratiche.

Testi docente P. URBANI – S. CIVITARESE MATTEUCCI, Diritto urbanistico. Organizzazione e rapporti, Giappichelli, ultima edizione
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria No
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto No
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere No
Prova pratica No

Ulteriori informazioni

Nessun materiale didattico inserito per questo insegnamento

Elenco dei rievimenti:

Descrizione Avviso
Ricevimenti di: Antonino Mazza Laboccetta
Il prof. Mazza Laboccetta riceve gli studenti il martedì dalle ore 16:00 alle ore 17:00, Lotto D, dopo la lezione di Elementi di diritto pubblico.
Nessun avviso pubblicato
Nessuna lezione pubblicata
Codice insegnamento online non pubblicato

Modulo: TEORIE E STRUMENTI DELL'URBANISTICA

Corso Architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2021/2022
Crediti 6
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/21
Anno Primo anno
Unità temporale
Ore aula 60
Attività formativa Attività formative caratterizzanti

Canale: A-L

Docente ALESSANDRA BARRESI
Obiettivi Descrivere sinteticamente l’insegnamento relazionandolo con gli obiettivi formativi dello stesso.
Insegnare i fondamenti dell’Urbanistica al primo anno del corso di laurea in architettura è complesso perché in un arco temporale piuttosto breve (anche in termini di cfu a disposzione) è necessario far comprendere allo studente che per la prima volta si affaccia nel mondo dell’architettura cosa si intende per urbanistica e quali sono i compiti dell’urbanistica nell’era in cui viviamo, perché, a parere di chi scrive, il significato proprio dell’urbanistica muta in relazione al contesto in cui l’architetto, nel nostro caso specifico, opera per la costruzione di un futuro migliore.
Il corso si apre, dunque, con un necessario approfondimento delle caratteristiche che dovrebbe avere l’era in cui viviamo che, parafrasando un neologismo comparso su un articolo di un importante quotidiano nazionale, può essere definita come l’era del Koinocene, che dal sostantivo greco koinotes indica appunto comunanza, partecipazione, assenza di distinzioni e dove la natura non va considerata come qualcosa di altro dall’uomo, ma il tessuto fine che ci lega all’ossigeno, all’acqua, al cielo. Koinocene è la nuova utopia (fondata su un’antica realtà) di un mondo in cui gli umani ri-prendono coscienza delle loro relazioni e partecipazioni, e del rischio che si corre a portare l’humanitas come solo perno del mondo (Adriano Favole, 2021, Il tempo del Koinocene).
L’architetto, progettista urbanista, deve avere ben chiaro il contesto in cui si inserisce per poter intervenire con gli strumenti che gli sono propri nel processo di transizione, già in atto, noto come processo di transizione ecologica. Solo indirizzando l’operato dell’Architetto in questa prospettiva è possibile operare una inversione di tendenza rispetto ad un atteggiamento che, a detta del premio nobel per l’economia Amartya Sen, ha visto prevalere negli ultimi decenni la crescita allo sviluppo, dove, nel primo caso, ha prevalso la crescita del capitale economico a discapito del capitale naturale, che però è quello che consente la vita sul pianeta Terra, mentre, nel secondo caso, il concetto di sviluppo introdotto da Sen implica il parallelismo tra il progresso tecnologico e quello socioecologico.
Naturalmente l’architetto contribuisce al processo di transizione con gli strumenti del suo mestiere che deve ben conoscere, anche nella prospettiva di poter agire in relazione e collaborazione con altre abilità e saperi.
Il corso, dunque, dopo avere offerto i riferimenti necessari a comprendere il contesto, offre agli studenti la possibilità di approcciarsi agli strumenti del mestiere limitandosi, per necessità di tempo, ad analizzare il contesto strutturale insediativo italiano caratterizzato per lo più da insediamenti metropolitani, di medie e di piccole dimensioni, distribuiti in ambiti costieri, di pianura di valle o di collina. Le diverse tipologie di insediamento, verranno, naturalmente considerate in relazione alle macro aree a cui appartengono, e con cui si relazionano, trovando proprio in queste relazioni contestuali il motivo del loro essere.
Verranno a seguire forniti quegli elementi di tecnica urbanistica ritenuti indispensabili per poter comprendere le caratteristiche morfotipologiche degli insediamenti: indici, densità, destinazioni d’uso del suolo, rapporti di copertura, distanziamenti, servizi, infrastrutture etcc…
Dagli elementi di tecnica urbanistica si passa agli strumenti dell’urbanistica che, unendo la capacità tecnica alla idea di città maturata dalla sedimentazione delle conoscenze teoriche hanno disegnato l’attuale assetto insediativo del nostro Paese.
Questo modulo si compone dunque di una prima parte in cui vengono illustrate le principali teorie urbanistiche sviluppatesi in età moderna e contemporanea, principalmente in Europa, e che rappresentano un bagaglio di conoscenze indispensabile per lo studente (Cerdà, Geddes, Howard, Giovannoni, Greater London Plan); una seconda parte che si focalizza sul fervente dibattito urbanistico italiano sviluppatosi nel corso del ‘900.
Ripartendo proprio da un’analisi critica di alcuni strumenti urbanistici significativi che hanno contribuito alla accentuazione delle problematiche che affliggono la nostra società (di cui si è fatto accenno all’inizio) quali le questioni climatiche, energetiche, sociali, sanitarie, ambientali e per le quali anche l’Unione Europea si sta spendendo con una programmazione finalizzata al superamento di tali sfide, si conclude il corso con la proposizione di alcuni strumenti urbanistici più innovativi e virtuosi che sono stati redatti proprio nella prospettiva di un ritrovato equilibrio tra uomo e natura.
Programma I modulo
L’era in cui viviamo: dall’Antropocene al Koinocene
Butera F. Affrontare la complessità,Edizioni Ambiente 2021
Carta M. Futuro Politiche per un diverso presente, Rubbettino, Soveria Mannelli 2019
Epifani S., Perché la sostenibilità non può fare a meno della trasformazione digitale, Digital transformation Institute, 2020
II modulo
Caratteristiche del sistema insediativo e infrastrutturale del Paese: città metropolitane, città medie, piccoli centri, sistemi costieri, aree di pianura, di collina, di valle
De Rossi A., Riabitare l’Italia, le aree interne tra abbandoni e riconquiste, Progetti Donzelli 2018
Il sistema urbano in Italia in Enciclopedia Treccani
Istat, Forme, livelli e dinamiche dell’urbanizzazione in Italia, 2017

III modulo
Elementi di tecnica urbanistica (indici, densità, rapporti di copertura, destinazioni d’uso etcc..)
Selicato F., Rotondo F., Progettazione urbanistica – Teorie e tecniche, McGraw – Hill Milano 2010
Capitolo 6 – Gli spazi insediativi

IV modulo
Gli Strumenti dell’urbanistica nel nostro Paese (diverse tipologie di piani) come sintesi del sapere tecnico e della cultura disciplinare
Rif. Bibl. :
Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale, Cittàstudi edizioni, Novara 2018
Parte seconda – Teorie e modelli di pianificazione spaziale
Parte terza – Temi e metodi di pianificazione spaziale
Parte Quarta - Governo del territorio: piani e politiche

Selicato F., Rotondo F., Progettazione urbanistica – Teorie e tecniche, McGraw – Hill Milano 2010
Capitolo 7 – Norme, procedure, Tecniche per integrare piano e progetto

V modulo
Una lettura di alcuni dei Piani più significativi che hanno determinato le attuali condizioni di crisi della città (consumo di suolo, degrado delle aree agricole, carenza di servizi, eccessivo dispendio energetico, influenza sul clima etc..)
Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L., Governo del territorio e pianificazione spaziale, Cittàstudi edizioni, Novara 2018
Parte Quarta – Governo del territorio: piani e politiche


VI modulo
Una lettura di alcuni Piani virtuosi redatti nell’ottica della di offrire un contributo alla risoluzione delle principali sfide urbane individuale a livello europeo e mondiale.

Campbell T, Beyond smart cities, Routledge, 2012
Prgc di Pordenone in https://www.comune.pordenone.it/it/servizi/online/prgc-online
Testi docente I riferimenti bibliografici del corso sono stati già indicati dettagliatamente in relazione agli argomenti del programma, ulteriore materiale didattico verrà indicato durante il corso
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria No
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto No
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere No
Prova pratica No

Ulteriori informazioni

Nessun materiale didattico inserito per questo insegnamento
Nessun avviso pubblicato
Nessuna lezione pubblicata
Codice insegnamento online pubblicato. Per visualizzarlo, autenticarsi in area riservata.

Canale: M-Z

Docente DOMENICO PASSARELLI
Obiettivi Descrivere sinteticamente l’insegnamento relazionandolo con gli obiettivi formativi dello stesso.
Insegnare i fondamenti dell’Urbanistica al primo anno del corso di laurea in architettura è complesso perché in un arco temporale piuttosto breve (anche in termini di cfu a disposzione) è necessario far comprendere allo studente che per la prima volta si affaccia nel mondo dell’architettura cosa si intende per urbanistica e quali sono i compiti dell’urbanistica nell’era in cui viviamo, perché, a parere di chi scrive, il significato proprio dell’urbanistica muta in relazione al contesto in cui l’architetto, nel nostro caso specifico, opera per la costruzione di un futuro migliore.
Il corso si apre, dunque, con un necessario approfondimento delle caratteristiche che dovrebbe avere l’era in cui viviamo che, parafrasando un neologismo comparso su un articolo di un importante quotidiano nazionale, può essere definita come l’era del Koinocene, che dal sostantivo greco koinotes indica appunto comunanza, partecipazione, assenza di distinzioni e dove la natura non va considerata come qualcosa di altro dall’uomo, ma il tessuto fine che ci lega all’ossigeno, all’acqua, al cielo. Koinocene è la nuova utopia (fondata su un’antica realtà) di un mondo in cui gli umani ri-prendono coscienza delle loro relazioni e partecipazioni, e del rischio che si corre a portare l’humanitas come solo perno del mondo (Adriano Favole, 2021, Il tempo del Koinocene).
L’architetto, progettista urbanista, deve avere ben chiaro il contesto in cui si inserisce per poter intervenire con gli strumenti che gli sono propri nel processo di transizione, già in atto, noto come processo di transizione ecologica. Solo indirizzando l’operato dell’Architetto in questa prospettiva è possibile operare una inversione di tendenza rispetto ad un atteggiamento che, a detta del premio nobel per l’economia Amartya Sen, ha visto prevalere negli ultimi decenni la crescita allo sviluppo, dove, nel primo caso, ha prevalso la crescita del capitale economico a discapito del capitale naturale, che però è quello che consente la vita sul pianeta Terra, mentre, nel secondo caso, il concetto di sviluppo introdotto da Sen implica il parallelismo tra il progresso tecnologico e quello socioecologico.
Naturalmente l’architetto contribuisce al processo di transizione con gli strumenti del suo mestiere che deve ben conoscere, anche nella prospettiva di poter agire in relazione e collaborazione con altre abilità e saperi.
Il corso, dunque, dopo avere offerto i riferimenti necessari a comprendere il contesto, offre agli studenti la possibilità di approcciarsi agli strumenti del mestiere limitandosi, per necessità di tempo, ad analizzare il contesto strutturale insediativo italiano caratterizzato per lo più da insediamenti metropolitani, di medie e di piccole dimensioni, distribuiti in ambiti costieri, di pianura di valle o di collina. Le diverse tipologie di insediamento, verranno, naturalmente considerate in relazione alle macro aree a cui appartengono, e con cui si relazionano, trovando proprio in queste relazioni contestuali il motivo del loro essere.
Verranno a seguire forniti quegli elementi di tecnica urbanistica ritenuti indispensabili per poter comprendere le caratteristiche morfotipologiche degli insediamenti: indici, densità, destinazioni d’uso del suolo, rapporti di copertura, distanziamenti, servizi, infrastrutture etcc…
Dagli elementi di tecnica urbanistica si passa agli strumenti dell’urbanistica che, unendo la capacità tecnica alla idea di città maturata dalla sedimentazione delle conoscenze teoriche hanno disegnato l’attuale assetto insediativo del nostro Paese.
Questo modulo si compone dunque di una prima parte in cui vengono illustrate le principali teorie urbanistiche sviluppatesi in età moderna e contemporanea, principalmente in Europa, e che rappresentano un bagaglio di conoscenze indispensabile per lo studente (Cerdà, Geddes, Howard, Giovannoni, Greater London Plan); una seconda parte che si focalizza sul fervente dibattito urbanistico italiano sviluppatosi nel corso del ‘900.
Ripartendo proprio da un’analisi critica di alcuni strumenti urbanistici significativi che hanno contribuito alla accentuazione delle problematiche che affliggono la nostra società (di cui si è fatto accenno all’inizio) quali le questioni climatiche, energetiche, sociali, sanitarie, ambientali e per le quali anche l’Unione Europea si sta spendendo con una programmazione finalizzata al superamento di tali sfide, si conclude il corso con la proposizione di alcuni strumenti urbanistici più innovativi e virtuosi che sono stati redatti proprio nella prospettiva di un ritrovato equilibrio tra uomo e natura.
Programma Il corso intende offrire una metodologia per la lettura critica e la comprensione delle diverse componenti del sistema urbano e territoriale, fornire gli strumenti per l’interpretazione dei complessi fenomeni territoriali e della città, con riferimento all’evoluzione disciplinare.
L’obiettivo a cui punta il corso è quello di pervenire tramite lo studio critico dei piani comunali alle soluzioni progettuali da adottare alle esigenze di contesti urbani diversi. Ciò presuppone l’acquisizione del metodo di costruzione del piano urbanistico comunale con particolare riferimento alla Calabria, oggetto della esercitazione.
L’azione strategica, nella costruzione del quadro conoscitivo territoriale ed urbano, è finalizzata all’apprendimento degli schemi conoscitivi e interpretativi della complessità e dei procedimenti innovativi che contraddistinguono i nuovi strumenti urbanistici. L’intento è quello di confrontarsi con un mutato quadro procedurale e legislativo che incorpora tematiche nuove riguardanti:
Ø il nuovo assetto giuridico e istituzionale determinato dal decentramento amministrativo e quindi dalle responsabilità dell’ azione pubblica sul territorio;
Ø l’assetto programmatico con la necessaria individuazione temporale della copertura finanziaria e la capacità di attivare meccanismi di finanziamento pubblico (europeo) e privato (finanza di progetto);
Ø l assetto del regime dei suoli con le pratiche perequative o negoziabili;
Ø i meccanismi di controllo della trasformazione legati alle metodologie di valutazione urbanistiche;
Ø le innovazioni amministrative e gli strumenti urbanistici e d attuazione previsti dalle leggi nazionali e regionali in particolare dalla Lur 19/02 della Calabria.
I contenuti scientifici del corso di Urbanistica saranno proposti agli studenti secondo i punti di seguito elencati (ogni argomento sarà sviluppato durante due o tre lezioni consecutive) e articolati in diverse sezioni:
La città nella storia
Ø Analisi della formazione dello spazio urbano e del territorio nei diversi periodi storici.
Ø Elementi fondamentali dell’urbanistica medievale, rinascimentale e barocca.
Ø Gli effetti urbani e territoriali della rivoluzione industriale e delle utopie sociali dell’Ottocento, gli sviluppi e le tendenze della complessità urbanistica moderna.
Ø Le nuove forme della città contemporanea.
Teorie, metodi e strumenti
Ø Teorie e tecniche di progettazione urbanistica.
Ø Dall approccio tradizionale alla nuova cultura della progettazione.
Ø L organizzazione dello spazio urbano.
Ø Lettura ed interpretazione di piani e progetti urbanistici alle diverse scale.
Il quadro giuridico istituzionale e della strumentazione di livello comunale
Ø Definizione del quadro formale: livelli, soggetti e competenze, strumenti tradizionali e nuovi.
Caratteristiche degli strumenti urbanistici alle diverse scale.
Ø Il PRG: contenuti, modalità relazionali, documenti di piano.
Ø I caratteri obsoleti del piano.
Ø L’ innovazione dei piani urbanistici.
Ø Il PSC e i nuovi contenuti della progettazione urbanistica
Ø Tecniche e strumenti per la redazione del quadro conoscitivo.
Ø La perequazione urbanistica
Ø Gli Standards qualitativi ed i criteri prestazionali.
Ø La compatibilità ambientale degli interventi.
Ø Il progetto di Piano.
Ø Il Regolamento Edilizio ed Urbanistico.
Ø La Valutazione di conformità e di coerenza.
I Piani di settore
Ø Piano urbano del traffico (art. 36 Nuovo Codice della Strada);
Ø Programma urbano dei parcheggi(L. 122/89);
Ø Piano energetico Comunale(L. 10/1991 e successive);
Ø Piano di gestione dei rifiuti
Strumenti di Disciplina Edilizia
Ø Regolamento edilizio
Ø Concessione, autorizzazione, denuncia di inizio attività, permesso di costruire.


Testi docente Carbonara L., Le analisi urbanistiche, Ed. NIS, Roma 1992;
Colombo, Pagano, Rossetti, Manuale di Urbanistica, ed. Pirola, Milano, 2002;
Gabellini P., Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma 2001;
Gasparrini C., L’attualità dell’urbanistica, Etaslibri, Milano, 1994;
Lynch K., L’immagine della città, Marsilio, Padova 1964;


Altro materiale didattico

Si consiglia la lettura della Voce Urbanistica in “Enciclopedia Universale dell’Arte”, Ed. Sansoni, Firenze 1966; dei numeri delle Riviste dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) Urbanistica e Urbanistica Informazioni. Altri riferimenti e materiali didattici saranno forniti durante il corso.
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria No
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale
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