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Pettinissa, la lunga linea verde

di Franco Zagari

Franco ZagariPETTINISSA,Workshop Internazionale di Progetto di Paesaggio, tenuto presso la Facoltà di Architettura dall’11 al 16 luglio, è la prima edizione di una fortunata collaborazione fra l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il Politecnico di Milano / NABA Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, che avrà certamente un seguito diventando un appuntamento annuale.

Il workshop si è avvalso dei Patrocini della Regione Calabria; della Sezione di Reggio Calabria di Italia Nostra; dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti Conservatori della Provincia di Reggio Calabria; del Comune di Reggio Calabria; del Comune di Campo Calabro, del Comune di Villa San Giovanni.

Nel mese di marzo la prima uscita con una conferenza stampa nella quale abbiamo resi pubblici gli obiettivi del workshop. La proposta è partita dal Master Paesaggi Straordinari che ha chiesto al Dipartimento Oasi di ospitare un suo workshop su un tema del nostro ambito geografico. Abbiamo controproposto una nostra partecipazione parallela e lanciato un appello che è stato raccolto da 80 fra studenti, laureati, dottorandi e dottori di ricerca, fra cui anche dottorandi di Trento e dell’area del disegno di Reggio. Le due equipe si sono fuse e hanno lavorato con molta armonia e perfetta integrazione fra tutti componenti. I risultati saranno presentati a Milano e Reggio Calabria alla fine di ottobre.

Paesaggisti, architetti, urbanisti, agronomi si incontrano con i cittadini per discutere di un progetto di paesaggio su una grande direttrice interna parallela alla costa, che viene ripensata come un ring verde che sposterebbe e di molto la qualità dei quartieri interni.

Un WORKSHOP per trasformare una autostrada urbana da asse di degrado a asse di centralità.

A fianco, sopra e sotto la viabilità che mantiene il suo assetto attuale per circa venti chilometri e uno spessore di trecento metri, si sviluppa ovunque sia possibile un sistema di percorsi e di spazi pubblici accessibile, accogliente, sicuro, duraturo: parchi, giardini, lotti agricoli, attrezzature culturali, sociali e per il loisir. Sono istituiti una linea metropolitana urbana su gomma, una arteria ciclopedonale, un sistema capillare di mobilità dolce, spazi intermodali sui principali incroci.

2 unità di ricerca, 80 progettisti, studiosi di fama incontrano i cittadini per sviluppare insieme “a pettinissa”: una dorsale verde ad alta sostenibilità che corre lungo il tratto urbano dell’autostrada A3 / superstrada SS106, dal porto di Villa S. Giovanni all’aeroporto di Reggio Calabria, e lungo le fiumare che da questa vanno al mare

Oasi ha proposto un’ipotesi di lavoro assolutamente originale, la riscrittura come spazio pubblico, valorizzazione del patrimonio storico e ambientale, mobilità dolce, nuova centralità di tutto quello che c’è attorno sopra e sotto la autostrada urbana da Villa San Giovanni va all’aeroporto di Reggio.

L’A3-SS106 è una tangenziale urbana parallela alla costa che ha prodotto non solo un effetto di degrado in tutte le aree che attraversa, ma una frattura mare-monte molto grave interrompendo attività e percorsi e tagliando un tessuto antropico e ambientale di grande ricchezza. E’ un asse nevralgico per il traffico della città dove sono in corso dei progetti di potenziamento, un progetto di 300 milioni per una complanare e altri 800 per una variante a monte. Si capisce quindi come sia proprio il momento di porsi il tema di una riqualificazione che sia un’opera non tanto di mitigazione ma di rigenerazione.

L’ipotesi non mette in discussione la viabilità esistente rinviando a altre competenze questo tema e propone un tema centrale nella sostenibilità delle infrastrutture, un intervento di riqualificazion ex post, la situazione classica in cui si trovano un’infinità di opere pubbliche nel nostro Paese. Il progetto è assimilabile a un grande boulevard a scala del territorio, un nuovo principio di orientamento per i cittadini dello Stretto, non solo utile per i provvidenziali standard sotto casa che crea su un fronte di venti chilometri sia a monte che a valle, ma per dotare la città di un sistema con un’alta qualità di paesaggio, quindi nominabile e comunicabile. Su una lunghezza di circa 20 chilometri per una larghezza di trecento metri una dorsale di degrado e di frattura diventa un asse di rigenerazione trasformando ogni spazio disponibile in uno spazio di alta qualità: agricoltura di nicchia, orti urbani, arboreto, piazze, giardini, sport informale, attività ricettive di eminente interesse pubblico, con un minimo comune denominatore di continuità, costituito da una ciclabile (che è parte di un itinerario europeo, la “ciclabile tirrenico-jonica”) e da una “metropolitana su gomma” (è una semplice linea di autobus articolati attrezzati per il trasporto di meno abili e di biciclette che effettuano fermate su piazzole disposte sui lati, con una velocità di esercizio molto alta).

Pettinissa copre 60 ettari dei quali almeno la metà disponibili a essere trasformati.

30 milioni di euro il costo presunto, un investimento decisamente avveduto per la prevedibile ricaduta economica e sociale che non è imprudente dire che potrebbe replicare l’effetto straordinario che la via Marina ha avuto con l’interramento della ferrovia, un effetto che si trasferisce come una nuova qualità di centralità della città. Il progetto prevede una ipotesi di prolungamento sino a Santa Trada, considerandolo un punto evocativo per il paesaggio dello Stretto.

PETTINISSA è una bellissima parola in dialetto, che significa “pettine”, o piuttosto il gusto, l’arte di pettinarsi, cardare, acconciare, tenere insieme, integrare, comporre. E’ il fermaglio del crocchio dei capelli di una signora, la novacula lineolata (pesce pettine) che sta sotto la sabbia, il nome stesso del quartiere, con il dorso a mare e i denti rivolti verso l’interno. Per noi l’immagine del pettine è legata alla volontà di avviare una tensione in tessuti urbani e rurali oggi in necrosi, integrare e ibridare patrimonio e risorse.

Perché questo intervento

A piedi, in bicicletta, con il trasporto pubblico, un sistema ad alto decoro urbano comodo, sicuro, accogliente, una infrastruttura chiave per il livello di benessere dell’area metropolitana con effetti di rilevante ricaduta sociale e economica. Ricucire quanto interrotto ovunque sia possibile: Ponti, piastre, passerelle, parchi, riserve naturali, giardini, coltivazioni, piste, ciclopedonali, piazze, fermate d’autobus, aree di servizio, il corridoio da retro diventa il cuore, il sistema di accesso più importante dei quartieri attraversati, introduce un’alta qualità di centralità e può indurre significativi effetti di riqualificazione spontanea in insediamenti che oggi hanno un carattere periferico e presentano aspetti di diffuso degrado. Nel marzo 2009 il Parlamento italiano ha riconosciuto per Reggio Calabria lo status di “Città Metropolitana”, ciò determinerà nei prossimi anni maggiori investimenti nell’intera area urbana per la realizzazione di reti infrastrutturali e grandi opere con una maggiore autonomia amministrativa. Si tratta del primo passo verso la realizzazione di un ambizioso programma che prevede la federazione delle due città di Messina e Reggio in un’unica area Metropolitana dello Stretto che conterà complessivamente oltre cinquecentomila abitanti. La condizione attuale di Reggio Calabria è quella di una tipica città del Sud Mediterraneo, con patrimonio non comune di risorse naturali e culturali, ma anche con gravi problemi di carattere sociale ed economico, soprattutto nelle aree di recente urbanizzazione, caratterizzate da interi comparti urbani abusivi, auto costruiti, parzialmente disabitati. Una condizione semi-urbano/semi-rurale precaria ma allo stesso tempo ricca di potenzialità per la presenza di frammenti di pregiati agrumeti, numerose fiumare che tagliano i crinali pre-aspromontani ed attraversano le aree urbanizzate, lo straordinario scenario della costa dello Stretto. L’idea è di consentire la connessione nord sud e monti-mare con un sistema integrato di mobilità dolce e attrezzature, un nuovo sistema connettivo che possa colmare le carenze strutturali della città in termini di spazio pubblico e decoro urbano: un progetto visionario e concreto allo stesso tempo. Output del workshop è la definizione di un meta progetto, un masterplan preliminare articolato in comparti operativi discusso con i cittadini durante il suo svolgimento; un sistema integrato di spazi aperti e mobilità sostenibile da proporre alla Comunità della Citta Metropolitana di Reggio; un contributo all’attuale dibattito sugli scenari futuri anche in relazione al nuovo Piano Strutturale Comunale (di recente approvazione) e a le misure di compensazione relative alla esecuzione del Ponte.

Il 14 luglio si è tenuto un CONVEGNO EVENTO sul tema della necessità di agire e di definire nuovi strumenti e metodi di progetto per le aree urbane di recente formazione in contesti metropolitani in rapida evoluzione.

La giornata di studio ha coinvolto studiosi di fama internazionale, docenti della Mediterranea, rappresentanti della società civile e delle istituzioni di Reggio e della Calabria, dando luogo a un dialogo multidisciplinare aperto sui temi di carattere globale e sulle problematiche della nuova città metropolitana dello Stretto.


PETTINISSA LA LUNGA LINEA VERDE

Comitato scientifico: Gianpiero DONIN, Maurizio VOGLIAZZO , Franco ZAGARI

Direzione Elisabetta: BIANCHESSI, Vincenzo GIOFFRE’

Tutor: Antonio DATTILO, Arianna FORCELLA Giovanni LAGANA’, Fabio MANFREDI, Francesco MANTI, Michelangelo PUGLIESE, Giuliana QUATTRONE, Alessandra ROMEO, Gabriella TROVATO, Carmen ZULETA

Docenti: Vittorio AMADIO, Marcella APRILE, Alessandro BIANCHI, Renato BOCCHI, Gianni BRANDOLINO, Paolo BURGI, Gianni CELESTINI, Sasa DOBRICIC, Francesca FATTA, Caludio LAMANNA, Sara MARINI, Claudio MARCIANO’, Claudio ROSETI, Piero Ostilio ROSSI, Juan Manuel PALERM SALAZAR, Enzo SIVIERO, Laura THERMES, Massimo VENTURI FERRIOLO.

Mostre fotografiche di: Salvatore GRECO, Filippo ROMANO, Maria Rosa RUSSO

Consiglio Universitario Nazionale: Enzo SIVIERO

Regione Calabria: Saverio PUTORTI’, Antonio DATTILO; Città di Reggio Calabria: Vincenzo NOCITI, Italia Nostra: Angela MARTINO, Maria Rosaria FASCI’, Ordine degli Architetti: Paolo MALARA, Salvatore GRECO, Patrizia DE STEFANO.

Segreteria tecnica: Giuseppe SARLETI

Cura atti: Maria Rosa RUSSO

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