La Facoltà di Architettura, in tutte le sue componenti, non è nella disponibilità delle famiglie della ‘ndrangheta. Non lo è in rapporto ai fatti esibiti e realizzati nella storia più che quarantennale di questa Istituzione. Non lo è in funzione delle storie e delle vite di chi nel tempo si è avvicendato nella sua conduzione. Non lo è in rapporto alle diverse migliaia di donne e uomini che questa Istituzione ha formato e poi offerto alla vita di questa terra e di questo Paese. Non lo è, soprattutto, perché rappresenta sul territorio una parte rilevante di ciò che è, nella sostanza e nella forma, l’influenza civile e culturale di uno Stato sui propri cittadini e la sua autorevolezza storica e politica. Questo non esime la Facoltà di Architettura dal pensare che il proprio contesto territoriale di riferimento sia diverso da quello che è, o dal pensare che le difficoltà che esso comporta possano essere anche per un solo momento dimenticate o sottostimate. Se questo è avvenuto, è giusto che la Magistratura e i diversi organi di controllo della legalità compiano le verifiche del caso. Se questo è avvenuto, la Facoltà di Architettura è pronta a migliorare le condizioni, soprattutto organizzative, che hanno potuto eventualmente agevolare il concretizzarsi delle situazioni prospettate in questi giorni, affinché non siano più ripetibili. In ogni caso, la Facoltà di Architettura è pronta ad assumersi le proprie responsabilità politiche e culturali, anche per conto di chi ha eventualmente avuto atteggiamenti e comportamenti contrari alla comune deontologia. In considerazione di quanto appena affermato, la Facoltà di Architettura, chiede in maniera esplicita ai mezzi d’informazione e d’opinione, al mondo della cultura, e a quello della politica, di riflettere in maniera lucida e razionale a proposito dei fatti su cui la Magistratura sta indagando, senza speculazioni tendenziose e sommarie. La Facoltà di Architettura, insieme a tutto l’Ateneo di Reggio Calabria, chiede il doveroso rispetto per una Istituzione che ha dato a questo territorio e a questo Paese almeno quanto gli stessi hanno dato a questa Istituzione. Reggio Calabria, 24 novembre 2010