Qualche settimana addietro, sulla scorta dell’autorevole invito formulato dal Presidente Napolitano, in occasione della Sua venuta a Reggio Calabria presso l’Università “Mediterranea”, ritenni utile ribadire la sollecitazione a fare “sistema” fra le università meridionali e calabresi in particolare. L’intervento fu unanimemente apprezzato in sede di Comitato Regionale Universitario di coordinamento, presieduto da Massimo Giovannini, che più volte si era già speso per il conseguimento di questo obiettivo. Sempre in quella sede ho proposto, in piena sintonia con gli altri Colleghi Rettori, di affrontare nell’immediato il difficile momento di crisi con uno sforzo ed un impegno comuni volti prioritariamente alla ricerca di risorse che consentissero un reclutamento ampio il più possibile di giovani ricercatori, una convergente iniziativa nell’ambito della internazionalizzazione, la istituzione selettiva e ragionata di centri d’eccellenza, capaci di valorizzare le specifiche vocazioni di ciascuna istituzione. Non dispero che a questo programma si possa dar corso nel più breve tempo, con il sostegno delle istanze regionali e locali interessate, sia sul versante pubblico sia sul versante delle forze produttive e sociali più vive della nostra Regione, al fine di evitarne un’ulteriore emarginazione e declino. Devo però rilevare che alle segnalate esigenze occorre fornire risposte concrete ed urgenti,prima che accada l’irreparabile, rendendo vano ogni tardivo intervento. Un sintomo grave di quel che può avvenire si è manifestato nei giorni scorsi con le difficoltà incontrate proprio dall’Università “Mediterranea” riguardo all’attivazione del biennio specialistico del curriculum in materie economiche della Facoltà di Giurisprudenza. Mi auguro, come si augura tutta la Città ed anche un ambito territoriale e comunitario più vasto, che la “Mediterranea” rinvenga al suo interno gli strumenti più idonei per risolvere questa difficile problematica. Mi sembra opportuno, in ogni caso, e proprio in coerenza con l’appello a fare sistema in precedenza richiamato, non limitarmi ad astratte e rituali dichiarazioni di solidarietà, ma formulare - senza iattanza e senza voler interferire minimamente negli interna corporis di un’altra istituzione - una qualche ipotesi di sinergica cooperazione. La proposta che intendo avanzare in via del tutto subordinata, potrebbe ovviare alla temuta emorragia di studenti verso sedi lontane da Reggio, e ad un indebolimento del sistema universitario reggino e calabrese nel suo complesso; è, infatti, largamente sperimentato che, una volta attratti da aree più fortunate del Paese, i nostri migliori cervelli finiscono per non gravitare più attorno ai luoghi d’origine e per privare questi ultimi dell’unica e più preziosa risorsa che ad essi rimane. E’ vero: potrebbe sembrare pretenzioso che l’ultima nata si proponga in aiuto della sorella maggiore, primogenita. Si da, però, il caso che le Università di nuova istituzione e le Facoltà con Corsi di studio afferenti a Classi di Laurea come quelle attivate presso l’Università per Stranieri, mentre soffrono di pesanti gravami e di pressoché insormontabili handicaps di carattere finanziario, possano, viceversa, giovarsi di alcune iniziali agevolazioni nell’avvio della loro offerta formativa. In virtù di ciò l’Università per Stranieri – sempre che sia aiutata, a sua volta, nel proprio consolidamento istituzionale - ha in dote, all’interno del piano di sviluppo seriale dei propri corsi di studio, già approvato dal Ministero all’atto del suo riconoscimento, un Corso di Laurea specialistica in “Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali d’area mediterranea”. Fin da ora l’Università della “Dante” manifesta la propria disponibilità a stipulare con la “Mediterranea” una apposita convenzione che possa agevolare al massimo l’accesso a questo corso di laurea dei laureati triennalisti della Facoltà di Giurisprudenza reggina, mettendo in conto anche un’ipotesi capace di condurre in avvenire ad un titolo di studio congiunto. Non so se una proposta del genere potrà essere ritenuta utile; utile mi è sembrato tuttavia avanzarla, quale che ne sia la sorte, come espressione della volontà di agire fattivamente nella prospettiva e con l’intento di volere realizzare un vero e proprio “sistema”, a beneficio e profitto dell’intera nostra comunità. Prof. Salvatore Berlingò Rettore dell’Università per Stranieri di Reggio Calabria