Si chiamerà Hoplia asprumuntiana, da “Asprumunti” che significa “Aspromonte”, il nome in dialetto calabrese del massiccio montuoso dove è presente la specie.
Tutti gli esemplari della nuova specie sono stati trovati mentre si nutrivano o si accoppiavano su piante di Biancospino in fiore (Crataegus monogyna Jacq.). L'habitat sembra rappresentato dalle radure nelle faggete delle associazioni denominate Anemono apenninae-Fagetum e Galio hirsuti-Fagetum (Brullo et al. 2001), a quote di circa 1000 m s.l.m. Solo nel sito di Croce di Dio Sia Lodato (comune di Samo), l'habitat della nuova specie è rappresentato da piccole radure di querceti secolari dominati da Quercus petraea (Matt.) Liebl. sost. austrotirrenica Brullo, Guarino &Siracusa, con presenza di Fagus sylvatica L. e Pinus nigra Arnold subsp. calabrica (Land.) E. Murray, ascrivibili all’ associazione Aristolochio luteae-Quercetum austrotyrrhenicae (Brullo et al.1999, 2001), ad altitudini comprese tra 1300 e 1500 m s.l.m.
La scoperta è avvenuta nell’ambito del progetto di ricerca denominato “Studi su presenza, distribuzione e ruolo nella conservazione degli ecosistemi forestali dei Coleotteri in Direttiva Habitat e saproxilici del Parco Nazionale dell’Aspromonte” condotto dagli entomologi del Laboratorio di Entomologia ed Ecologia Applicata (LEEA), Dipartimento PAU, Università Mediterranea di Reggio Calabria.
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