Purtroppo, con una frequenza sempre più elevata a causa della crisi climatica avvengono in Italia ed in Europa fenomeni meteorologici estremi in grado di devastare in pochi attimi immense aree urbane e rurali. In particolare, quando queste tempeste di vento o di neve avvengono nelle aree fortemente forestali migliaia e migliaia di alberi crollano al suolo causando ingenti danni alle foreste, al territorio e alle infrastrutture. Recentemente, nell’ottobre 2018 la Tempesta “Vaia” si è abbattuta sul versante alpino meridionale e più di 4 milioni di m³ di alberi sono stati divelti o spezzati dalla furia di tale perturbazione anomala e tutt’oggi ciclicamente le tempeste colpiscono ripetutamente l’Europa Centrale. Per tale motivo risulta fondamentale intervenire con urgenza per raccogliere il legname abbattuto da tali fenomeni prima che fenomeni degradativi possano compromettere la qualità degli assortimenti legnosi ritraibili. Per organizzare il recupero del legname schiantato però si deve tenere conto di numerosi aspetti, non ultimo quello dei costi. La scelta dei sistemi di lavoro e di esbosco quindi rappresenta la base della pianificazione delle utilizzazioni forestali e dei relativi costi. La significativa pericolosità del recupero dei tronchi, derivante dalla situazione particolare delle piante schiantate, dalla morfologia del territorio e dalla difficoltà oggettiva a comprendere e valutare adeguatamente l’area su cui si opera, richiede l’importante requisito della formazione e della corretta gestione delle macchine forestali. Il Salvage logging, ossia le operazioni che si eseguono per esboscare il materiale legnoso danneggiato in seguito ad eventi disastrosi, è un sistema di lavoro particolare, altamente diffuso nel centro e nord Europa, ma che si differenzia totalmente rispetto alle usuali attività previste da un tipico taglio boschivo. Questi interventi di recupero del legname hanno come scopo quello di evitare il deterioramento del legname danneggiato in foresta, al fine di limitare le perdite economiche ma questi stessi interventi, se realizzati senza controlli, prescrizioni e precauzioni, possono tuttavia provocare dei danni ambientali arrivando a rappresentare a loro volta un ulteriore disturbo. Il seminario, pertanto, vuole illustrare alcuni esempi di interventi di raccolta di legname in aree forestali alterate dal passaggio di queste tempeste per presentare le esperienze condotte in ambito europeo.

Il Seminario, aperto al pubblico, è principalmente rivolto a Liberi Professionisti, Studenti e Dottorandi del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea che seguono i percorsi formativi con “indirizzo” Forestale e Ambientale, nonché ai Corsisti del Master Executive di II livello per “Tecnico esperto in gestione sostenibile degli ecosistemi forestali ed urbani”, attivo presso lo stesso Ateneo.

Ai fini della Formazione Professionale Continua per gli iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, si dovrà riportare sulla Locandina del Seminario quanto segue:
"Agli iscritti partecipanti all'evento saranno rilasciati i CFP ai sensi del Regolamento CONAF"