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Dave Norris e il trasferimento tecnologico per Urban Regeneration - Intervista e foto

In occasione del corso di “Economic development” tenuto a Reggio Calabria dal prof. Dave Norris, nell’ambito del Corso di Dottorato Internazionale in “Urban regeneration and Economic Development” è stato organizzato un incontro d’intesa con la Camera di Commercio sul trasferimento tecnologico: le esperienze di Louisiana e Calabria a confronto.


Giovedì 5 settembre in Aula Magna d'Ateneo appuntamento alle 18.00 coi i saluti del rettore, prof. Pasquale Catanoso e del dott. Lucio Dattola, presidente della Camera di Commercio. Segue l'introduzione a cura dei proff. Felice Arena ed Enrico Costa.


Dave Norris

Dave Norris è il direttore esecutivo del Louisiana Tech Enterprise Center della Louisiana Tech University (USA).

Ha conseguito la laurea presso la Louisiana Tech University e il master e dottorato di ricerca in Economia presso l'Università del Texas a Austin. Prima di trasferirsi a Washington D.C. è stato un ricercatore associato presso il Centro Marshall Ray for Public Policy di Austin (1996-1998) e presso la Facoltà di Economia della Northeastern University di Boston (2000-2002).

Gestisce due incubatori di imprese tecnologiche del Centro e coordina la rete dei servizi di supporto per partner commerciali ed investitori. Lavora in tutti gli aspetti relativi allo sviluppo delle attività di promozione delle attività di promozione commerciale dei prodotti della ricerca creati in Ateneo.


«La maggior parte delle regioni, anche quelle economicamente in forte difficoltà, non sono realmente sterili dal punto di vista industriale o commerciale»


Quali sono le 5 chiavi di successo di una startup/spinoff nata da un percorso di trasferimento tecnologico?

Le startup basate sulla tecnologia hanno bisogno di una varietà di ingredienti per avere successo. Alcuni di questi sono interni, altri esterni.
1. Un imprenditore al suo comando con una visione chiara e una passione per il successo dell'azienda. Il leader imprenditoriale non ha bisogno di possedere tutte le competenze per l'avvio e la crescita della società, ma ha bisogno di capire piuttosto quali sono tutti gli elementi chiave per il successo dell'azienda.
2. Un forte team di gestione per sostenere il leader imprenditoriale. La squadra è necessaria per completare le competenze del leader in settori quali la finanza, l’operatività, la gestione, il marketing o lo sviluppo tecnico.
3. L’accesso facilitato a capitali di partenza. Senza capitale di avviamento, non ci sarà la startup. E se questo capitale di avviamento è troppo difficile da ottenere può impedire la crescita futura.
4. Una comunità di sostegno, in termini di cultura e di infrastrutture. Le startup high-tech sono rischiose, spesso falliscono, sfidando spesso le regole classiche del business. Esse molto spesso richiedono inoltre diversi tipi di infrastrutture comuni affinché siano in grado di sviluppare il loro prodotto, raggiungere i propri clienti e assumere la loro forza lavoro. Le comunità devono riconoscere queste caratteristiche delle startup high-tech ed essere reattive e di supporto.
5. Agilità, flessibilità e velocità. Ogni startup dovrà essere in grado di modificare il business plan frequentemente durante le fasi di avvio della società. Le startup high-tech in particolare devono essere veloci nel cambiamento e flessibili a causa del mercato dinamico e frenetico in cui sono in competizione.

Quali sono le competenze chiave da acquisire da parte dei giovani imprenditori per la buona riuscita del trasferimento tecnologico?

Secondo la mia esperienza, i veri imprenditori sono caratterizzati da una forte passione e determinazione di avere successo e dalla volontà di essere creativi e di rischiare di vedere un'idea che diventi realtà. Questi imprenditori possono provenire da tutti i campi: economia, ingegneria, scienze e arti. Le loro competenze possono quindi essere di tipo imprenditoriale, tecnico o estetico. Tuttavia, se sono veramente imprenditori, hanno la capacità di creare una visione per la loro azienda e la passione per realizzare tutto ciò che serve per avere successo.
Gli imprenditori tecnologici sono particolarmente inclini a muoversi velocemente e ad adeguarsi rapidamente a causa della natura del loro mercato. Il più grande difetto dei giovani imprenditori è la loro giovane età. Non hanno l'esperienza che può aiutarli a prevedere i problemi e capire la gamma di soluzioni che sono state già provate con successo. Tuttavia, la giovane età è anche la più grande forza dei giovani imprenditori, perché permette di perseguire i loro sogni senza la paura di fallire...

Le definizioni del termine "innovazione" sono molteplici. Quel'è il suo concetto di innovazione in relazione al trasferimento tecnologico.

L'innovazione in senso lato è la creazione di nuovi oggetti di valore, spesso mediante processi di re-invenzione o applicando una diversa modalità di utilizzo agli oggetti già esistenti. Si può parlare di prodotti, processi o sistemi. Uno dei miei colleghi alla Louisiana Tech e uno dei più famosi esperti di nanoscienze al mondo – riconosciuto come innovatore dell’anno 2010 dallo “Small Times Innovator of the Year” nel campo delle nanotecnologie - una volta mi disse che "nulla nasce dal nulla". Intendeva dire che stiamo sempre costruendo sulla base dei lavori degli innovatori precedenti. Nel mondo del trasferimento tecnologico è importante costruire un sistema di innovazione all'interno delle nostre università. Un sistema che coinvolga docenti, personale e studenti nel processo di innovazione, in maniera da nutrire e sostenere la generazione di nuove idee, in particolare in collaborazione con il settore privato soprattutto nella fase iniziale. Il collegamento con il settore privato e i conseguenti feedback migliorano la probabilità che l'innovazione universitaria comporti il trasferimento di tecnologia, consentendo alla domanda del mercato e dei potenziali utenti finali della tecnologia di influenzare il processo di innovazione. Alla Louisiana Tech abbiamo sviluppato una innovazione d’impresa riconosciuta come modello per le università dal National Science Foundation e dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.

Come spiegherebbe ai nuovi imprenditori il concetto di pensare fuori dagli schemi?

Pensare fuori dagli schemi è una caratteristica distintiva dei giovani imprenditori. Se non pensano fuori dagli schemi, probabilmente non sono imprenditori. Spesso confondiamo le persone che sono interessate a lavorare all’interno di un’azienda o ad esserne i proprietari con gli imprenditori. Questo è un errore. A mio avviso possiamo insegnare agli imprenditori competenze pratiche come il marketing, la finanza, o l'ingegneria. I giovani imprenditori hanno spesso bisogno di ricevere questi insegnamenti. Ma lo spirito imprenditoriale non può essere insegnato. Piuttosto, si tratta di un insieme di tratti della personalità che può essere alimentata e favorita da un opportuno ambiente di supporto esclusivamente come descritto sopra.

Come si valuta l'efficacia del trasferimento tecnologico in un territorio sterile dal punto di vista industriale e commerciale?

La maggior parte delle regioni, anche quelle economicamente in forte difficoltà, non sono realmente sterili dal punto di vista industriale o commerciale. La chiave del successo è identificare le attività esistenti in una comunità e sviluppare modalità per sostenerne la crescita attraverso collaborazioni, favorendo così il trasferimento tecnologico. Il trasferimento di tecnologia può aiutare a sviluppare nuovi prodotti e nuove opportunità di espansione del business in collaborazione con le imprese regionali. Al tempo stesso, può anche contribuire a migliorare la produttività delle imprese regionali con l’adozione delle nuove tecnologie e il miglioramento dei processi. Ma a prescindere dal fatto che vi sia una notevole presenza imprenditoriale regionale con cui collaborare, il trasferimento di tecnologia, se vuole avere successo, richiede un business partner. Quindi, al posto di partner commerciali locali, gli uffici di trasferimento tecnologico possono raggiungere al di fuori della loro regione i partner o cercare di creare nuove società intorno alle loro tecnologie. Ciascuna di queste strategie può portare a nuove attività economiche nella comunità sia attraverso la crescita di startup che attraverso nuove sedi operative di società extra-regionali che creano nuovi interventi nella comunità al fine di operare attivamente assieme all’università su una nuova tecnologia.

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