Coordinatore:
Sede:
Reggio Calabria
Cicli attivi:
XXVI - XXVII - XXVIII
Area di ricerca:
Architettura
Curricula:
Obiettivi formativi
Il Dottorato, si caratterizza per l’approccio interdisciplinare ai problemi della conservazione dei beni architettonici e ambientali, intendendo formare operatori preparati ad affrontare in maniera specialistica i singoli aspetti in settori SD specifici, ma capaci di integrarli nella complessità. Si articola in quattro curricula: storia (ICAR 18), conservazione e restauro dell’architettura (ICAR 19), conservazione dell’ambiente antropizzato (ICAR 21), valutazione economica dei progetti di conservazione (ICAR 22).Il 1° curriculum offre i mezzi per la comprensione storico-critica e gli strumenti per le indagini e l’esame analitico delle opere (forme, programmi, linguaggi, materiali, uso, relazioni, evoluzione). Il 2° estende la conservazione a tutto il costruito storico: il restauro è inteso come procedimento che tende alla conservazione attraverso scelte che hanno come obiettivo il mantenimento delle identità. Mettendo a confronto le esperienze in Italia e all’estero, con riferimento tanto alle evoluzioni storiche della disciplina e alle più recenti acquisizioni teoriche, quanto all’operatività nell’ambito del costruito. Il 3° analizza il territorio come “struttura” propria, con le sue risorse culturali e la fenomenologia delle modificazioni indotte dall’uomo, e come “supporto fisico” alle attività antropiche. Nel proprio caso fornendo elementi di base che consentano una lettura delle trasformazioni avvenute, nel secondo approfondendo i metodi di acquisizione delle informazioni necessarie al momento analitico, indispensabile per ogni fase di intervento. Il 4° affronta i problemi d’inserimento dei beni architettonici e ambientali nell’ambito delle previsioni di pianificazione strategica urbana e territoriale la conoscenza delle tecniche di gestione e valutazione degli interventi indirizzati alla conservazione, manutenzione e valorizzazione, risolvendo il problema delle scelte in un progetto a vasta scala con l’ausilio di tecniche e procedimenti metodologici di valutazione, che consentono di prevedere e valutare gli effetti derivanti dalle decisioni di intervento. La conservazione dei beni architettonici e ambientali è affrontata in modo interdisciplinare e attraverso il superamento di un atteggiamento selettivo nei confronti dei beni “monumentali”, col considerare tutto l’edificato storico relazionato alla difesa e valorizzazione del suo contesto ambientale, coniugando la salvaguardia della dimensione scientifica alla convenienza degli interventi tesi allo sviluppo del territorio di pertinenza.