Corso | Architettura - Restauro |
Curriculum | Rigenerazione urbana |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2019/2020 |
Corso | Architettura - Restauro |
Curriculum | Rigenerazione urbana |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2019/2020 |
Crediti | 8 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/08 - ICAR/09 |
Anno | Primo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 80 |
Attività formativa |
Docente | AURORA ANGELA PISANO |
Obiettivi | Il corso fornisce le competenze tecnico-scientifiche necessarie alla redazione di una consulenza tecnica destinata sia all’Autorità Giudiziaria che a soggetti pubblici e privati. Il corso si riferisce principalmente agli aspetti strutturali delle opere civili; in particolare il percorso didattico ha lo scopo di formare esperti con adeguata professionalità per affrontare le problematiche tipiche delle Scienze Forensi, di esaminare e discutere perizie e consulenze come consulente tecnico d'ufficio (C.T.U.) nei procedimenti civili e penali, come perito/consulente di parte (C.T.P.) o come verificatore tecnico nella giustizia amministrativa. |
Programma | Concetti, metodi e strumenti delle scienze forense. Problema diretto e problema inverso. Il ruolo delle Scienze Forensi nei procedimenti giudiziari. I procedimenti giudiziari civili - Procedimenti e ruoli dal punto di vista tecnico nel contesto civile I procedimenti giudiziari penali - Procedimenti e ruoli dal punto di vista tecnico nel contesto penale I requisiti del Consulente Tecnico giudiziario. Risoluzione alternativa delle controversie. Etica, deontologia, due diligence. Crolli e dissesti delle costruzioni: procedure di indagine. Materiali da costruzione e loro caratteristiche meccaniche. Indagini Distruttive e non Distruttive finalizzate alla valutazione dei livelli di affidabilità di edifici in c.a. e muratura. Valutazioni di resistenza e conformità del calcestruzzo nelle strutture esistenti. Contestazioni sui dati relativi ai cubetti di cls e relativi controlli di accettazione; Valutazione della resistenza in opera del cls ai fini della collaudabilità; Valutazione della resistenza in opera al fine di stabilire eventuali responsabilità dei produttori di calcestruzzo; Valutazione della sicurezza di edifici in c.a.: casi studio. Valutazione della sicurezza di edifici in muratura.: casi studio. Tecniche di monitoraggio tradizionali ed innovative in campo strutturale. Strumenti sensoriali, modelli di gestione e rilevazione. Dinamica sperimentale delle strutture. Comportamento al fuoco dei materiali (trasmissione del calore e decadimento meccanico) e modellazione degli scenari di incendio (modelli a zone, incendio localizzato). Modellazione delle esplosioni. La prevenzione incendi nelle costruzioni e l’analisi dello scenario post-incendio. La diagnostica post-incendio. Le basi della fire investigation nei procedimenti forensi. Il supporto della modellazione nella back-analysis degli incendi. Analisi dei dissesti nelle strutture in c.a. e murature. Casi studio |
Testi docente | Libri di testo 1. Franco Bontempi, Ingegneria Forense in campo strutturale, Dario Flaccovio Editore, 2017; 2. Raffaele Pucinotti, Patologia e Diagnostica del Cemento Armato, Dario Flaccovio Editore, 2006; 3. Concrete Society, Assessment, design and repair of fire-damaged concrete structures, TR 68, 2008; 4. Appunti distribuiti durante le lezioni dai docenti. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | No |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Docente | RAFFAELE PUCINOTTI |
Obiettivi | Il corso fornisce le competenze tecnico-scientifiche necessarie alla redazione di una consulenza tecnica destinata sia all’Autorità Giudiziaria che a soggetti pubblici e privati. Il corso si riferisce principalmente agli aspetti strutturali delle opere civili; in particolare il percorso didattico ha lo scopo di formare esperti con adeguata professionalità per affrontare le problematiche tipiche delle Scienze Forensi, di esaminare e discutere perizie e consulenze come consulente tecnico d'ufficio (C.T.U.) nei procedimenti civili e penali, come perito/consulente di parte (C.T.P.) o come verificatore tecnico nella giustizia amministrativa. |
Programma | Concetti, metodi e strumenti delle scienze forense. Problema diretto e problema inverso. Il ruolo delle Scienze Forensi nei procedimenti giudiziari. I procedimenti giudiziari civili - Procedimenti e ruoli dal punto di vista tecnico nel contesto civile. I procedimenti giudiziari penali - Procedimenti e ruoli dal punto di vista tecnico nel contesto penale. I requisiti del Consulente Tecnico giudiziario. Risoluzione alternativa delle controversie. Etica, deontologia, due diligence. Crolli e dissesti delle costruzioni: procedure di indagine. Materiali da costruzione e loro caratteristiche meccaniche. Indagini Distruttive e non Distruttive finalizzate alla valutazione dei livelli di affidabilità di edifici in c.a. e muratura. Valutazioni di resistenza e conformità del calcestruzzo nelle strutture esistenti. Contestazioni sui dati relativi ai cubetti di cls e relativi controlli di accettazione; Valutazione della resistenza in opera del cls ai fini della collaudabilità; Valutazione della resistenza in opera al fine di stabilire eventuali responsabilità dei produttori di calcestruzzo; Valutazione della sicurezza di edifici in c.a.: casi studio. Valutazione della sicurezza di edifici in muratura.: casi studio. Tecniche di monitoraggio tradizionali ed innovative in campo strutturale. Strumenti sensoriali, modelli di gestione e rilevazione. Dinamica sperimentale delle strutture. Comportamento al fuoco dei materiali (trasmissione del calore e decadimento meccanico) e modellazione degli scenari di incendio (modelli a zone, incendio localizzato). Modellazione delle esplosioni. La prevenzione incendi nelle costruzioni e l’analisi dello scenario post-incendio. La diagnostica post-incendio. Le basi della fire investigation nei procedimenti forensi. Il supporto della modellazione nella back-analysis degli incendi. Analisi dei dissesti nelle strutture in c.a. e murature. Casi studio. |
Testi docente | 1. Franco Bontempi, Ingegneria Forense in campo strutturale, Dario Flaccovio Editore, 2017; 2. Raffaele Pucinotti, Patologia e Diagnostica del Cemento Armato, Dario Flaccovio Editore, 2006; 3. Concrete Society, Assessment, design and repair of fire-damaged concrete structures, TR 68, 2008; 4. Appunti distribuiti durante le lezioni dai docenti. |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Descrizione | Descrizione |
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Programma del Corso Consulenza Tecnica in Ambito Giudiziario 2019-20 (programma) | |
Scheda di Trasparenza del Corso Consulenza Tecnica in Ambito Giudiziario 2019-20 (varie) |
Descrizione | Avviso | |
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Ricevimenti di: Raffaele Pucinotti | ||
Il ricevimento è fissato il mercoledi dalle ore 8.30 alle ore 10.30 |
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Ricevimenti di: Raffaele Pucinotti | ||
Ricevimento: Ricevimento Frontale (quando consentito): Lunedi mattina dalle ore 11.30 - Aula L3B. Ricevimento on-line: su appuntamento concordato via E-Mail |
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Corso | Architettura - Restauro |
Curriculum | Rigenerazione urbana |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2019/2020 |
Crediti | 8 |
Settore Scientifico Disciplinare | IUS/10 - SECS-P/02 |
Anno | Primo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 80 |
Attività formativa |
Docente | ANTONINO MAZZA LABOCCETTA |
Obiettivi | Obiettivi formativi Il corso è stato modulato per fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere come i beni ambientali, artistici/ culturali/materiali e immateriali possano essere attrattori di turismo esperienziale in contrapposizione col turismo di massa . I risultati attesi in relazione al sistema adottato in sede europea di cinque descrittori (Descrittori di Dublino) tra di loro correlati sono : 1 Conoscenza e capacità di comprensione delle metodologie utilizzata quale ad esempio la matrice di accessibilità turistica Mantovani, l’indice differenziale di sviluppo turistico Mantovani, La matrice F.M relative alla valutazione delle opera d’arte . 2 Conoscenza e capacità di comprensione applicate alle metodologie descritte precedentemente saranno applicate a casi pratici individuate dagli studenti. Ossia come un bene o un attività culturale possa essere attrattore turistico . 3 Autonomia di giudizio : gli studenti dovranno individuare un bene culturale e progettarne il marketing turistico per la sua migliore fruizione ed accessibilità. 4 Abilità comunicative. Agli studenti verrà richiesta in sede di esame un efficace capacità comunicativa per presentare il proprio project work 5 Capacità di apprendere (learning skills). Agli studenti verrà richiesta in sede di esame l’aver appreso le metodologie verificandole con casi pratici. |
Programma | N.D. |
Testi docente | N.D. |
Erogazione tradizionale | No |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | No |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Docente | MICHELA MANTOVANI |
Obiettivi | Obiettivi formativi Il corso è stato modulato per fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere come i beni ambientali, artistici/ culturali/materiali e immateriali possano essere attrattori di turismo esperienziale in contrapposizione col turismo di massa . I risultati attesi in relazione al sistema adottato in sede europea di cinque descrittori (Descrittori di Dublino) tra di loro correlati sono : 1 Conoscenza e capacità di comprensione delle metodologie utilizzata quale ad esempio la matrice di accessibilità turistica Mantovani, l’indice differenziale di sviluppo turistico Mantovani, La matrice F.M relative alla valutazione delle opera d’arte . 2 Conoscenza e capacità di comprensione applicate alle metodologie descritte precedentemente saranno applicate a casi pratici individuate dagli studenti. Ossia come un bene o un attività culturale possa essere attrattore turistico . 3 Autonomia di giudizio : gli studenti dovranno individuare un bene culturale e progettarne il marketing turistico per la sua migliore fruizione ed accessibilità. 4 Abilità comunicative. Agli studenti verrà richiesta in sede di esame un efficace capacità comunicativa per presentare il proprio project work 5 Capacità di apprendere (learning skills). Agli studenti verrà richiesta in sede di esame l’aver appreso le metodologie verificandole con casi pratici. |
Programma | Programma di insegnamento FORME E TENDENZE EVOLUTIVE DEL TURISMO DI MASSA: DALLA TRADIZIONE CULTURALE ALL’ INNOVAZIONE ESPERIENZIALE . COME PROMUOVERE IL PATRIMONIO CULTURALE ED IL TURISMO NAUTICO? Il corso è stato modulato per fornire agli studenti gli strumenti necessari comprendere come i beni ambientali, artistici/ culturali/materiali e immateriali possano essere attrattori di turismo esperienziale in contrapposizione col turismo di massa . Date queste basi lo studente applicherà le metodologie studiate ad un suo personale project work da presentare alla fine del corso . 1 Flussi ed entrate turistiche. Dal turismo di massa a quello esperienziale. 2 Accessibilità informativa & Trend Turistici : cineturismo 3 Accessibilità informativa e Trend turistici: Influencer e Social media. Il caso di Rhianna influencer con 72 milioni di followers per la promozione dell’ isola caraibica di Barbados 4 Accessibilità ricettiva 5 Ricettività enogastronomica : Trend turistici: l’enogastronomia italiana come icona del Made in Italy 6 Il gap comunicativo del nostro patrimonio culturale risolvibile con la gamification. Sesta accessibilità Mantovani: Comunicativa e di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale in loco 7 Interazione fra domanda e offerta nel marketing culturale/turistico 8 Il turismo culturale come principale trend turistico italiano. Ma cos’ è il Patrimonio Culturale? 9 La valutazione delle opere d’arte nel modello Forte- Mantovani 10 I BENI PAESAGGISTICI: COME RICONOSCERLI E COME OTTIMIZZARLI PER UN TURISMO ECOSOSTENIBILE. KEY STUDY DI SUCCESSO 11 Le dimore storiche Patrimonio culturale esperienziale 12 Itinerari esperienziali per immobili storici artistici 13 Trend turistici: Ecoturismo. Il caso studio della penisola del Guanacaste (Costa Rica) l’ultima frontiera dell’ ecoturismo e del customized tourism. 14 Trend turistici esperienziali: il turismo nautico The course is modulated to provide students with the necessary tools to understand how environmental, artistic / cultural / material and immaterial assets can be attractors of experiential tourism as opposed to mass tourism. Given these bases, the student will apply the methodologies studied to a personal project work to be presented at the end of the course. 1 Tourist flows and revenues. From mass tourism to experiential tourism. 2 Information accessibility & Tourist Trends: film tourism 3 Information accessibility and tourism trends: influencers and social media. The case of Rhianna influencer with 72 million followers for the promotion of the Caribbean island of Barbados 4 Accommodation accessibility 5 Food and Wine Accommodation: Tourist Trends: Italian Food and Wine as an Icon of Made in Italy 6 The communication gap of our cultural heritage that can be solved by gamification. Sixth Mantovani accessibility: Communication and enhancement of the artistic and cultural heritage on site 7 Interaction between supply and demand in cultural / tourism marketing 8 Cultural tourism as the main Italian tourism trend. But what is Cultural Heritage? 9 The evaluation of the works of art in the Forte-Mantovani model 10 LANDSCAPE HERITAGE: HOW TO RECOGNIZE THEM AND HOW TO OPTIMIZE THEM FOR AN ECO-SUSTAINABLE TOURISM. SUCCESSFUL KEY STUDY 11 Historic houses Experiential cultural heritage 12 Experiential itineraries for historic artistic buildings 13 Tourism trends: Ecotourism. The case study of the Guanacaste peninsula (Costa Rica) is the last frontier of ecotourism and customized tourism. 14 Experiential tourist trends: nautical tourism |
Testi docente | Corre l’obbligo di specificare che, data l’emergenza coronavirus il Libro di testo suggerito per il corso: FORME E TENDENZE EVOLUTIVE DEL TURISMO DI MASSA: DALLA TRADIZIONE CULTURALE ALL’ INNOVAZIONE ESPERIENZIALE . COME PROMUOVERE IL PATRIMONIO CULTURALE ED IL TURISMO NAUTICO? (Giappichelli editore Torino) non è stato stampato e ci sarebbero stati problemi per la consegna in Calabria. Così da formato cartaceo è stato ristrutturato dagli iniziali 14 capitoli agli attuali 10 e sostituito con un innovativo e-book compact : TURISMO EPERIENZIALE. FOCUS TURISMO NATURALISTICO & NAUTICO in formato e-book compact, ossia una versione abbreviata e con refusi di stampa rispetto alla versione completa che sarà pubblicato nella forma completa prossimamente da Giappichelli E-book compact, su disposizione del Direttore del Dipartimento Prof. Massimiliano è stato fornito gratuitamente ( con codici) per tutti i corsisti e scaricabile esclusivamente dagli studenti dalla piattaforma Team Microsoft Il libro interattivo dispone di un innovativa piattaforma 1) per caricare il tuo project work individuale. 2) slide delle lezioni 3) test Modalità di svolgimento dell' esame Il programma oltre allo studio è richiesto un project work da presentare a fine corso. Frequentanti : esoneri , studio del e- book ad esclusione dei capitolo 7-10, video ( concordato con la docente) di non oltre 2 minuti, un flyer o brochure della location individuata nel video e un file in word descrittivo del project work ( nota esplicativa) in relazione alle metodologie del marketing strategico studiate nel 8 capitolo. Non Frequentanti : studio completo dell' E-Book, un flyer o brochure di un unica location mettendone in risalto le accessibilità ed un file formato world descrittivo del project work ( nota esplicativa ) in relazione alle metodologie del marketing strategico studiate nel 8 capitolo. |
Erogazione tradizionale | No |
Erogazione a distanza | Sì |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | Sì |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura - Restauro |
Curriculum | Rigenerazione urbana |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2019/2020 |
Crediti | 8 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/21 |
Anno | Primo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 80 |
Attività formativa |
Docente | STEFANO ARAGONA |
Obiettivi | Scopo del Corso è far confrontare gli studenti con le principali questioni legate alle tematiche della qualità del territorio e della città al fine di consentir loro l’elaborazione di una metodologia di analisi, piano e quindi progetto del paesaggio. Questo in relazione sia alle nuove antropizzazioni che ai luoghi oggetto di recupero e riqualificazione. Ciò significa identificare gli elementi che concorrono alla costruzione del concetto di qualità nell’ambito delle discipline che trattano delle trasformazioni territoriali e di quelle urbanistiche. Quindi di queste, leggere e verificarne nello specifico contesto il livello di efficacia ed efficienza sociale, funzionale ed ambientale, per individuare le necessità di intervento e valutare l’azione di progettazione territoriale e urbana. Mediante tali elementi, avendo posto in evidenza le specifiche condizioni locali, articolare modelli di analisi e di progetto espressione delle diverse realtà sociali, economiche, culturali ed ambientali. |
Programma | Si fornirà un quadro organico delle principali questioni, proposte sia dagli studenti che dalla docenza, relative alle trasformazioni del territorio e della città. Dalla costruzione delle nuove antropizzazioni, al recupero e riqualificazione urbana e territoriale, da quelle legate alla trasformazione dei centri storici alla dismissione delle aree industriali, dall’abbandono delle diffuse realtà territoriali montane o pedemontane alle forti pressioni antropiche che stanno compromettendo gli equilibri ambientali dei territori costieri, degli antichi insediamenti urbani, etc… Verranno discussi i diversi strumenti di intervento di progettazione connessi (se non addirittura in sostituzione) a quelli di pianificazione/programmazione territoriale ed urbanistica dedicati alla costruzione, al recupero e riqualificazione urbanistica e territoriale, collocandoli in una logica non frammentaria che richiede invece un approccio di tipo olistico, negoziale, cooperativo nella individuazione/costruzione sia degli obiettivi/problemi che dei piani/soluzioni. Consapevoli comunque che si tratta di scelte, progetti, parziali, per tematiche e soggetti coinvolti, mutevoli nel tempo e necessari di verifiche continue. Nei piani e/o progetti confluiranno le nozioni, cioè le necessità, derivanti da più discipline che in modo operativo partecipano alla definizione della qualità delle antropizzazioni. Differenti e molteplici punti di vista che aiutano a far emergere alcune tra le molte dimensioni che costituiscono i fenomeni territoriali ed urbani. Tematiche specifiche del Corso 1. Pianificare la città è per tutti, ovvero la qualità sociale ed il benessere urbano La trasformazione del soggetto sociale, l’allungamento dell’aspettativa di vita, significa modificazione sostanziale del rapporto tra le esigenze dell’individuo e le risposte pensate, anche se spesso non date, dall’urbanistica moderna. Esigenze che, ormai diversificate in “grumi di consumo” (Censis, 1991), richiedono soluzioni quasi individualizzate. La filosofia dello standard urbanistico, pur considerato nella sua più alta forma (ovvero superando la mera logica della zonizzazione), non è sufficiente comunque a soddisfare le nuove aspettative. Occorre affiancare al criterio quantitativo quello prestazionale, inoltre è necessario relazionare le componenti spaziali a quelle gestionali, ovvero pensare la città nel suo insieme come “servizio integrato”. Piani Regolatori Sociali, Piani Regolatori dei Bambini e delle Bambine, Laboratori di Quartiere, etc… e piani/progetti urbanistici ormai colloquiano in molte realtà territoriali ed aiutano nel confrontarsi con le questioni sopradette. 2. Pianificare la città è leggere la città, ovvero la qualità come dato dinamico Le tematiche sopra esposte rinviano alle risposte parzialmente soddisfacenti, che provengono dai vari approcci dell’urbanistica partecipativa ed i molteplici limiti di essi La percezione dello spazio antropizzato è manifestazione fenomenica di una realtà soggettiva, quindi mutevole se vista da differenti punti di osservazione ed, inoltre, cangiante temporalmente. Collegate a queste considerazioni vi sono quelle che affrontano le relazioni tra i luoghi e l’individuo, considerato sia come appartenente ad una collettività locale e sia visto parte della collettività più vasta a scala globale. Ciò implica forse richiesta di differenti qualità funzionali, relazionali ed estetiche? 3. Pianificare luoghi identitari, ovvero la sfida dei non luoghi La proposizione e costruzione, o ricostruzione, di relazioni e funzioni urbane finalizzate alla costruzione, al recupero e/o riqualificazione dei luoghi, sono gli strumenti per dare qualità allo spazio. Il motivo può essere proporre una qualità che si ispiri al locale ma può anche essere diverso da ciò: ovvero il cittadino del mondo che richiede una città ed un territorio con caratteristiche differenti, forse svincolate, da definite connessioni sociali, territoriali od urbane. Desiderare il “non luogo”? 4. Pianificare secondo il luogo, ovvero lalleanza con la natura Comunque un luogo che sia sostenibile ambientalmente: il territorio e la città di qualità sono territorio e città non solo “sicuri”, salubri (come ricordano gli “ingegneri igienisti” i padri della moderna urbanistica ), ma anche da conservare per le generazioni future. Inoltre i vincoli ambientali, cioè le condizioni al contorno esistenti in uno specifico contesto, anziché ostacoli potrebbero/dovrebbero essere considerati opportunità, suggerimenti, progettuali. Questo è ancor più rilevante in relazione agli aspetti legati alle tematiche energetiche. Quindi localizzazione, esposizione, studio delle condizioni bioclimatiche assieme a scelte morfologiche, tipologiche, materiali. 5. Pianificare la città sicura, ovvero la riscoperta delle origini dellurbanistica La tematica ora citata conduce ad un ultima, ma certo di non minore importanza, componente della qualità che deve essere presente nei processi di trasformazione del territorio e della città: la progettazione della città sicura. Il rischio, la vulnerabilità e l’esposizione sono indissolubilmente legati al contesto specifico di cui, di volta in volta, ci si occupa. Quando si tratta di realtà antiche l’attenzione principale deve essere posta alle molteplici questioni di tipo statico-strutturali e/o geomorfologiche. Queste situazioni sono presenti in gran parte del meridione, anche se certamente non sono assenti in altre aree del paese. Differenti questioni sono presenti quando si tratta di progettazione di aree per usi attuali di tipo industriale, centrali per la produzione di energia elettrica, spazi per discariche, etc... Ancora diversi sono gli elementi che si pongono per i progetti di trasformazione delle aree ex-industriali. Il recupero e la riqualificazione devono contemplare azioni di bonifica, riassetto della accessibilità, rifunzionalizzazione dell’organismo urbano e del territorio, etc... Una sottolineatura Sempre più spesso le argomentazioni di tipo territoriale si associano a quelle di tipo urbano. Questa connessione deriva dalla presa d’atto della complessità in cui si muove l’essere umano. L’evidenza dei legami indissolubili tra uomo e natura, la capacità di trasformare questa a seguito dei processi di antropizzazione è sempre esistita ma dalla rivoluzione industriale all’epoca attuale si è enormemente rafforzata ed ancora sta crescendo. Questa potenza, ancor più che nel passato, impongono di costruire metodologie di indirizzo, controllo e verifica delle azioni, quindi dei piani, dei progetti e delle realizzazioni. Nelle realtà piccole è più evidente il legame di cui sopra si diceva, le conseguenze e gli effetti delle trasformazioni possono, però, anche non essere ridotte per il territorio o la città. Per i grandi agglomerati tutto ciò può implicare questioni localmente rilevanti che comportano effetti diretti ed indiretti anche a scala territoriale. “...il futuro non è dato, è incerto, gli avvenimenti non sono prevedibili. Ma... anche senza prevedere il futuro possiamo prepararlo. Ovviamente solo unanalisi delle varie eventualità può condurre ad affrontarlo con piani di azione ragionevoli.” (I. Prigogine, relazione conclusiva allincontro „Nobel per il futuro, 1994) |
Testi docente | a) Ambiente - AA.VV., 2003, Atti del Convegno La Carta del Machu Picchu: storia, attualità, prospettive, Orvieto - Camagni R. (a cura di) : Economia e pianificazione della città sostenibile,Il Mulino, 1996 - Cuniberti B., Ratti A. (a cura di), 2001, Progettazione ecologica del territorio. L’esperienza del progetto Ecocentre presso il Centro Comune di Ricerca Ispra, Maggioli Editore - Dlg n.42 del 22 Gennaio 2004 Codice Concordato dei beni culturali e del Paesaggio (con succ. revisioni) - Magnaghi A. et al., 1998, Il territorio degli abitanti, Alinea - Scandurra E., 1995, L'ambiente dell'uomo. Verso il progetto della città sostenibile, Etas Libri, Torino - Socco C., 2000, Città, ambiente, paesaggio. Lineamenti di progettazione urbanistica, UTET, Torino - Ue, 2000, La Convenzione Europea del Paesaggio, Firenze - Ue, 2007, La Carta di Lipsia sulle Città Europee Sostenibili - Ue, 2008, Il Patto dei Sindaci - Vendittelli M., La sostenibilità da chimera a paradigma, Franco Angeli, 2000 b) Reti territoriali ed urbane - Balbo P.P., Roma Capitale nel XXI secolo, la città metropolitana policentrica, (a cura di P. Salvagni) Palombi Editore, Roma, 2005 - Clementi A., 1996, Dematteis G., Palermo P.C., (a cura di), Le forme del territorio italiano, Laterza - Commissione Europea, Comitato di sviluppo territoriale, Schema di sviluppo territoriale, UE, 2000 - Curti F., Diappi L., (a cura di), 1990, Gerarchie e Reti di Citta': Tendenze e Politiche, Franco Angeli, Milano - Dematteis G. et al. , 1999, Il futuro della città, Franco Angeli, Milano - Gasparini A., Guidicini P., (a cura di), 1990, Innovazione tecnologica e nuovo ordine urbano, Franco Angeli, Milano - Marcelloni M., Pensare la città contemporanea. Il nuovo piano regolatore di Roma, Editori Laterza, 2005 - UE (2011), Smart Cities, Horizon 2020 Asse II del Programma - azioni integrate per lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo della società dell’informazione c) Luoghi ed identità locale - Aragona S. 2000, Ambiente urbano e innovazione. La città globale tra identità locale e sostenibilità, Gangemi, Roma - Augè M., 1993, Non luoghi. Introduzione a una antropolgia della surmodernità, elèuthera, Milano - Augè M., 2004, Rovine e macerie. Il senso del tempo, Bollati Boringhieri, Torino - Augè M., 2004, Rovine e macerie. Il senso del tempo, Bollati Boringhieri, Torino - Cacciari M., 1991, “Aut Civitas, Aut Polis”, in (a cura di) Mucci E., Rizzoli P., L'immaginario tecnologico metropolitano, F. Angeli, Milano - Harvey D., 1993, La crisi della modernità. Alle origini dei mutamenti culturali, Il Saggiatore, Milano - Lanzani A., 1991, Il territorio al plurale. Interpretazioni geografiche e temi di progettazione territoriale in alcuni contesti locali, Franco Angeli, Milano - Magnaghi A., 2000, Il progetto locale, Bollati Boringhieri, Torino - Sernini M., 1990, La città disfatta, Franco Angeli, Milano - Settis S., 2014, L’etica del architetto e il restauro del paesaggio, Lectio Magistralis per il conferimento della Laurea ad honorem in Architettura, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, in https://www.unirc.it/documentazione/materiale_didattico/1464_2013_356_18354.pdf d) Imago, percezione di città, estetica - Amendola G., (a cura di) , 2000, Scenari per la città nel futuro prossimo venturo, Laterza, Bari - Arnehim R., 1971, Arte e percezione visiva, Feltrinelli, Milano - Calvino I. , 1972, Le città invisibili, Einaudi Edizioni - Cervellati P.L., 2000, L’arte di curare la città, Bologna, Il Mulino - Colarossi, P., Lange J., Tutte le isole di pietra, Gangemi, Roma, 2006 - Dematteis G., Indovina, Magnaghi A., Piroddi E., Scandurra E., Secchi B. , 1999, I futuri della città. Tesi a confronto, Franco Angeli, Milano - Gennari G., 1995, Semiologia della città, Marsilio, Venezia - Lynch K., 2004, (ed. orig.1964), L’immagine della città, Marsilio, Padova - Lynch K, 1990, Progettare la città. La qualità nella forma urbana, Etas Libri Milano - Romano M., 1993, L’estetica della città europea. Forme e immagini, Einaudi, Torino e) Pianificazione e progettazione territoriale ed urbanistica, efficacia ed efficienza - Aragona S., La città virtuale. Trasformazioni urbane nuove tecnologie dell’informazione, Gangemi, Roma - Balbo PP., De Cola B., 1992, Il progetto urbano, Gangemi, Roma - Collicelli C., 1991, “Il mutamento degli equilibri quantitativi” in CENSIS, Dossier Infanzia e Anziani. Ripensare le generazioni, Edilgraf, Roma - Del Nord R., 1991, “Presentazione”, in (a cura di) Mucci E., Rizzoli P., L'immaginario tecnologico metropolitano, F. Angeli, Milano - Forester J., 1998, Pianificazione e potere, Dedalo, Bari - Indovina F., 2007, Relazione introduttiva alla Conferenza al Convegno Nazionale Territori e città del Mezzogiorno. Quante periferie? Quali politiche di governo del territorio, INU, Napoli il 22-23 marzo - Lettera Enciclica Laudato Sii del Santo Padre Francesco sulla Cura della Casa Comune, 2015.05.24, Tipografia Vaticana, Città del Vaticano - Mazza L., 1997, Trasformazioni del piano, Franco Angeli, Milano - Moraci F. (a cura di), 2003, Welfare e governance urbana, Officina Edizioni, Roma - Oddi C., 2003, Il Piano nascosto, Gangemi, Roma - Ombuen S, Ricci M., Segnalini O., 2000, I programmi complessi, Il Sole 24 Ore - Ricci L., 2013, “La coraggiosa serietà del riformismo”, in Laura Ricci (a cura di), Roma, Amministrare l’Urbanistica Oggi, Urbanistica informazioni n. 247, gennaio-febbraio - Ricci L., 2012, Intervista a Federico Oliva, in Techne - Journal of Technology for Architecture and Environment, numero monografico Valorizzare il patrimonio edilizio pubblico, n. 3, Firenze - Roda R., Segnalini O., 2001, Riqualificare il territorio. Contenuti, risultati raggiunti e potenzialità dei programmi complessi, Il Sole 24 Ore |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | Sì |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | Sì |
Prova pratica | No |
Corso | Architettura - Restauro |
Curriculum | Rigenerazione urbana |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2019/2020 |
Crediti | 8 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/22 |
Anno | Primo anno |
Unità temporale | |
Ore aula | 80 |
Attività formativa |
Docente | DOMENICO ENRICO MASSIMO |
Obiettivi | N.D. |
Programma | N.D. |
Testi docente | N.D. |
Erogazione tradizionale | No |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | No |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | No |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | No |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
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