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Corso Scienze dell'architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2019/2020

Modulo: PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLO SPAZIO EUROPEO

Corso Scienze dell'architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2019/2020
Crediti 6
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/21
Anno Secondo anno
Unità temporale
Ore aula 60
Attività formativa Attività formative affini ed integrative

Canale unico

Docente SANTE FORESTA
Obiettivi Il Corso è dedicato, con particolare riferimento a Piani, Programmi e Progetti per l’Ambiente, la Città e il Territorio, alla descrizione, comprensione e applicazione su un caso studio, particolare attenzione sarà dedicata all’Agenda Urbana della Città Porto di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando e agli indirizzi strategici per lo sviluppo urbano sostenibile delle Città calabresi.
Sulla scorta delle valutazioni sintetiche e del quadro conoscitivo sia del QTRP che dei Piani Strutturali (vigente per Gioia Tauro ed in itinere per Rosarno e San Ferdinando) ed in base ad una ricognizione delle più significative esperienze in tema di pianificazione di spazi portuali in ambito mediterraneo (Spagna, Francia) sono stati individuati tre ambiti tematici che declinano il concetto di qualità, rispetto ai quali vengono formulati alcuni indirizzi di metodo:
Qualità degli spazi di relazione:
- qualificare gli spazi liberi di interfaccia terra-mare destinandoli ad uso pubblico per le attività di relazione, garantendone l’accessibilità pedonale e ciclabile e un’adeguata dotazione di servizi e attrezzature;
- progettare le attrezzature di servizio tenendo conto della necessità di tutelare la relazione visiva con il mare in quanto elemento di rilevante valore paesaggistico dell’ambito costiero;
- assicurare le diverse modalità di accesso al porto individuando i necessari nodi di interscambio per una migliore razionalizzazione dei diversi flussi di traffico: da e per il porto, di attraversamento locale di tipo urbano, di raccordo con la viabilità sovra-comunale.
Qualità degli spazi funzionali:
- favorire la presenza di un mix equilibrato di funzioni all’interno ed all’esterno dell’area portuale al fine di garantire il soddisfacimento di una pluralità di bisogni.
Qualità architettonica e urbanistica degli interventi:
- la pianificazione/programmazione delle aree interessate dagli interventi dell’Agenda Urbana deve tendere a garantire un equilibrio tra assetti propriamente urbanistici (spazi a terra e di contatto con la città) e assetti infrastrutturali portuali (specchio acqueo, banchine, moli, aree cantiere, rimessaggio);
- la progettazione degli interventi deve tener conto delle specificità del sito rapportandosi ai suoi caratteri storici, insediativi ed ambientali;
- favorire interventi di recupero e riuso del patrimonio immobiliare riconosciuto come testimonianza della storia dei luoghi prima di procedere all’occupazione di nuovo suolo.
Dal Piano Territoriale Regionale al Quadro Territoriale Regionale (QTRP), al Piano Provinciale della provincia di Reggio Calabria,(PTCP) agli studi e alle proposte per l’Area Metropolitana dello Stretto, al Piano dei Trasporti , al Contratto d’Area e al Patto Territoriale, e poi ancora al PIT, e al POR non esiste strumento di pianificazione territoriale o di programmazione economica che non assegni a Gioia Tauro ed al circostante sistema della Piana un ruolo primario per lo sviluppo dell’intera Calabria oltre tenuto conto anche della sua posizione baricentrica nell’area del Mediterraneo.
Eppure, nonostante questo ruolo indiscutibile legato principalmente alla presenza del Porto e ad un retrostante sistema produttivo ricco di potenzialità, oltre che alla posizione strategica di centralità sia rispetto alla Regione che al Mediterraneo, Gioia Tauro nel suo insieme di città e porto, continua a non caratterizzarsi come un volano per il rilancio economico e sociale della Piana e della Calabria.
Il sistema insediativo della Città Porto si configura con i tre principali centri di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, attorno ai quali sono nate periferie, che nonostante siano parte vitale della città, si configurano come aree deboli con problematiche di carattere economico, sociale, di struttura urbana ed edilizia, di mobilità e di qualità della vita. I quartieri periferici sono oggi interessati da gravi problematiche di marginalizzazione sociale e di degrado urbanistico ed edilizio connessi alla loro localizzazione, alla carenza e scarsa qualità di spazi aperti e attrezzature collettive.
L’area è da anni, divenuta primo punto di accesso di migranti e rifugiati nella comunità di accoglienza. Una politica di integrazione coordinata a livello regionale e nazionale sarebbe dunque l’elemento portante di uno sviluppo urbano efficace. Offrendo servizi di qualità, infrastrutture e opportunità, l’area avrebbe la possibilità di dar vita a un’integrazione di migranti e rifugiati all’interno del tessuto urbano a lungo termine. Tuttavia, lo sviluppo di integrazione e fiducia reciproca sono processi difficili, complessi e di lunga durata. Se l’integrazione all’interno del tessuto urbano non è gestita correttamente, rischia di non riuscire a soddisfare i bisogni primari, portando così all’esclusione dei migranti e dei rifugiati dal mercato del lavoro, dai servizi di alloggio, sanitari e d’istruzione. In queste condizioni, la coesione sociale è messa a dura prova. Per questi motivi la periferia rappresenta un interessante laboratorio per la sperimentazione di politiche finalizzate a creare nuovi equilibri territoriali e sociali e nuove relazioni tra attori e operatori locali. La nascita delle periferie ha però favorito la marginalizzazione dei centri urbani, creando quartieri abbandonati che sono di-ventati causa di forte degrado edilizio, economico e sociale.
Ulteriore problema si riscontra nel fatto che gli strumenti urbanistici esistenti nei comuni di Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno, solo in parte adeguati alla Legge Urbanistica Regionale n. 19 del 2002 e successive modificazioni, la risorsa porto è poco valutata in termini di sviluppo. Spesso la rilevante presenza, anche in termini di superficie occupata, del porto ha come unico elemento di raccordo con il territorio la perimetrazione di aree industriali e la previsione di strade comunali, che, in gran parte subordinate agli investimenti nazionali e regionali, tardano a realizzarsi.
In particolare, attraverso il previsto adeguamento della linea ferroviaria, del raccordo con A3, della realizzazione delle strutture di intermodalità tra città e territorio e la realizzazione della linea metropolitana (che dovrebbe recuperare anche una linea delle ferrovie Calabro Lucane dismessa, di collegamento con le aree collinari) i problemi della mobilità sono, nelle linee generali, affrontati, ma, allo stato attuale, solo in parte realizzati, soprattutto per quanto attiene le grandi strutture; l’autostrada Salerno - Reggio Calabria, la ferrovia e l’interporto, previsto all’interno del porto containers.
La debolezza delle strutture infrastrutturali, economiche locali e le alterne vicende delle economie portuali, maggiormente esposte alle ricorrenti crisi economiche internazionali, creano così una spirale negativa su cui prolifera l’attività criminale mafiosa. I problemi presenti sono, quindi, rilevanti; mal governati a livello locale, anche per i citati problemi di interferenza mafiosa, sono anche poco conosciuti, almeno non nella loro effettiva consistenza, a livello nazionale.
Tra pianificazione locale e il Piano del porto c’è, poca permeabilità: due strumenti che coesistono ma non si contaminano vicendevolmente; quest’ultimo, infatti, oltre a prevedere l’ampliamento delle banchine, e il potenziamento delle strutture portuali nel suo complesso, localizza un gassificatore e un termovalorizzatore, in un’area industriale limitrofa alle aree di produzioni agrumarie e olivicola, presenti nel territorio circostante. A livello locale, d’altra parte, sono scarse o inesistenti le strutture volte ad attrarre utenti periodicamente presenti nel porto, attraverso strutture ricreative, ricettive e culturali.
Un tema particolarmente significativo è infine rappresentato dagli immobili confiscati alla criminalità organizzata che, nei tre comuni hanno una certa rilevanza sia in termini di numero che in termini di dimensioni.

Argomenti di studio e ricerca:
- i sistemi di pianificazione e le politiche territoriali in Europa;
- i modelli di assetto del territorio;
- le strategie di assetto del territorio;
- la gestione del patrimonio naturale e culturale;
- le azioni per lo sviluppo urbano sostenibile nell’Unione Europea;
- gli effetti territoriali delle politiche regionali;
- le politiche per le aree urbane;
- la programmazione 2014-2020 del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;
- sviluppo urbano sostenibile e competitività e attrattività delle città.
Programma Durante lo svolgimento del Corso è prevista un’esercitazione, sul territorio intercomunale di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, finalizzata all’elaborazione di un modello di Accordo di Programmazione Territoriale Integrata sotto il duplice profilo dell’analisi e valutazione del Quadro Conoscitivo del territorio, dell’ambiente e delle aree urbane e della predisposizione, attraverso una metodologia unica, degli strumenti di pianificazione e programmazione quali, ad esempio, il Programma d’Area.
Saranno oggetto di studio e approfondimento nel corso dell’esercitazione i seguenti ambiti tematici:
- Reti e sistemi per la mobilità.
- Filiere ed insediamenti produttivi.
- Ambiente e aree urbane.
- Cultura: identità, qualità della vita, decoro urbano, arte, architettura e archeologia.
- Valorizzazione turistica delle aree costiere, pedemontane e montane sotto il profilo della tutela e del riequilibrio ambientale, della utilizzazione delle risorse economiche e sociali, della difesa e valorizzazione di un grande patrimonio culturale e paesistico.
- Progettazione di un sistema ecomuseale quale espressione della cultura di un territorio considerato nella sua globalità e strumento per il suo recupero, rilancio e valorizzazione che ha al centro del suo progetto le persone e le comunità locali, fortemente legato allo sviluppo locale.
- Progettazione di azioni di governance e cooperazione per sviluppare iniziative rivolte alla valorizzazione del patrimonio turistico-ambientale e culturale connesso al territorio intercomunale, in particolare, con la possibilità di sperimentare progettualmente forme di integrazione delle politiche per lo sviluppo locale e degli strumenti di programmazione relativamente alla fruizione naturalistica e ambientale, alla qualificazione dell’attività ricettiva e alla valorizzazione delle risorse naturali.


Il Corso è articolato in Sezioni Tematiche:
IL SISTEMA AMBIENTALE: CRITICITÀ E CLASSIFICAZIONE ZONALE TEMATICA
LE INVARIANTI AMBIENTALI NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRUTTURALE
- Il Quadro di riferimento del sistema ambientale.
- Le cartografie informatizzate relative alla pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica.
- Le elaborazioni specialistiche: la documentazione necessaria per la valutazione del rischio.
- La documentazione sullo stato del territorio.
- La documentazione sullo stato dell’ambiente (ZPS, SIC, Aree a rischio, ecc.):
- Inquadramento su CTR 1:5.000
- Sistema insediativo e infrastrutturale
- Difesa del suolo
- Sistema paesistico-ambientale
- Rete ecologica
- Sistema dei vincoli paesistici e ambientali
- Unità di paesaggio
- Inquadramento dei Siti di Interesse Comunitario
IL SISTEMA TERRITORIALE DI RIFERIMENTO - PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE
Costituiscono riferimento metodologico, in funzione dei procedimenti di formazione degli strumenti di governo del territorio ed in particolare per le finalità ed i contenuti del Piano e ai fini della definizione degli interventi, i Piani ed i Programmi settoriali di livello e competenza esclusiva della Regione e della Provincia quali, in particolare, quelli di seguito indicati:
- Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesistica;
- Piano di Assetto Idrogeologico;
- Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
- altri piani e programmi di settore di competenza regionale e provinciale.
LA PIANIFICAZIONE DI LIVELLO COMUNALE: LO STATO DI DIRITTO DEL TERRITORIO
Lo stato di attuazione del Piano Regolatore Generale vigente con riferimento alle Zone Territoriali Omogenee riconducibili, come da D.I. 2 aprile 1968, n. 1444, alle classi:
- A - nuclei storici di antica formazione
- B - zone di completamento
- C - zone di espansione
- D - zone industriali e artigianali
- E - zone agricole
- F - zone destinate a servizi e attrezzature
IL SISTEMA DELLE RISORSE TERRITORIALI: NUCLEI STORICI E BENI CULTURALI,
AREE ARCHEOLOGICHE, VALENZE PAESAGGISTICO-AMBIENTALI
- Nucleo storico e beni culturali in ambito urbano.
- Le risorse patrimoniali in ambito extraurbano.
- La risorsa acqua.
- Le aree costiere.
- La risorsa suolo e la sua configurazione territoriale.
- Le aree protette: i Siti di Interesse Comunitario.
- Il paesaggio antropizzato e il paesaggio storico.
- Le trasformazioni del paesaggio prima e dopo del Latifondo e della Riforma Agraria.
- L'ambiente naturale e l'ambiente urbano.
Testi docente - Gaeta L., Janin Rivolin U., Mazza L., Governo del Territorio e Pianificazione spaziale. Città Studi Edizioni, seconda edizione, Novara. 2018.
- Salzano E., Fondamenti di urbanistica. La storia e la norma. Grandi opere Editori Laterza, Bari, 2016.
- Secchi B., La città dei ricchi e la città dei poveri. 36 anticorpi Laterza, Editori Laterza, Bari, 2013.
- Secchi B., La città del ventesimo secolo. Storia della Città, Editori La-terza, Bari, 2005.
- Colombo, Pagano, Rossetti. Manuale di urbanistica. Strumenti urbanistici, tecnica, disciplina legislativa, procedure e giurisprudenza. Il Sole 24 Ore, Edizione 15, 2013.
- Alberto F. Ceccarelli. Guida pratica alla progettazione-Prontuario tecnico urbanistico amministrativo. Turtleback. 2013.
- R. De Lotto, M. L. Di Tolle (a cura di). Elementi di progettazione urbanistica. 2014.
- Fiale Aldo, Fiale Elisabetta. Diritto Urbanistico. Edizioni Simone. 2015.
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria No
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto No
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere
Prova pratica

Ulteriori informazioni

Descrizione Descrizione
Legge Urbanistica Regionale (giurisprudenza) Descrizione
Programma (programma) Descrizione
Agenda Urbana (varie) Descrizione
Agenda Urbana (varie) Descrizione
Nessun avviso pubblicato
Nessuna lezione pubblicata
Codice insegnamento online non pubblicato

Modulo: ELEMENTI DI PROGETTAZIONE ANTISISMICA DELLE STRUTTURE IN C.C.A. E IN MURATURA

Corso Scienze dell'architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2019/2020
Crediti 6
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/08
Anno Secondo anno
Unità temporale
Ore aula 60
Attività formativa Attività formative affini ed integrative

Canale unico

Docente PAOLO FUSCHI
Obiettivi Il Corso tratta argomenti che mirano alla comprensione del comportamento fisico-meccanico delle costruzioni in conglomerato cementizio armato e in muratura sottoposte ad azioni sismiche. Gli studenti dovranno acquisire le conoscenze che permettono di effettuare un’analisi della situazione di fatto con particolare riferimento alle problematiche proprie di territori caratterizzati da una elevata sismicità. L’itinerario di apprendimento prevede lo studio delle cause di degrado/dissesto strutturale, la lettura dei quadri fessurativi, lo studio delle tecniche di intervento e, in particolare, l’individuazione delle caratteristiche costruttive dell’edificato residenziale nei confronti della sicurezza alle azioni sismiche.
Programma Analisi dei dissesti nelle strutture in c.c.a. e nelle strutture in muratura. Indagini conoscitive, saggi e prove in situ e in laboratorio. Lettura dei quadri fessurativi. Le costruzioni esistenti secondo la Normativa Tecnica. I livelli di conoscenza. Adeguamento, miglioramento, riparazione o intervento locale. Criteri di progetto e tipologie di intervento. I materiali da utilizzare e le tecniche da cantiere su elementi strutturali ricorrenti. Casi studio. La scheda AeDES-Agibilità e danno nell’emergenza post-sismica e la sua compilazione. La scheda CARTIS Caratterizzazione Tipologico-Strutturale di edilizia residenziale.

Testi docente S. Di Pasquale, C. Messina, L. Paolini, B. Furiozzi- Nuovo Corso di Costruzioni- Vol. 1-7. Le Monnier 2009.
G. Menditto, Fessurazioni nelle strutture, Dario Flaccovio Editore, 2010.
M. Collepardi, S. Collepardi, J.J. Ogoumah Olagot, F. Simonelli, R. Troli, Diagnosi del degrado e restauro delle strutture in c.a., Ed.Tintoretto, 2010.
S. Mastrodicasa, Dissesti statici delle strutture edilizie. Hoepli, Milano, 2003.
G. Croci, Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici, UTET, Torino, 2001.
C. Gavarini, G.C. Beolchini, G. Matteoli, Costruzioni, Hoepli, 1992, vol. 2 capitolo 8 pp. 219-256
Norme Tecniche per le Costruzioni: DM 14.01.08; Circ.617 del 02.02.09; D.P.C.M 9.2.11.
Manuale per la compilazione della scheda AeDES. Dip.to Protezione Civile.
Manuale per la compilazione della scheda CARTIS. Dip.to Protezione Civile- ReLuis.
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria No
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale No
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto No
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere No
Prova pratica No

Ulteriori informazioni

Descrizione Descrizione
cartis manuale_1-17 (dispensa) Descrizione
cartis manuale_18-28 (dispensa) Descrizione
scheda AeDES (dispensa) Descrizione
scheda CARTIS (dispensa) Descrizione
Course program (programma) Descrizione
Programma Corso (programma) Descrizione
Scheda di Trasparenza (varie) Descrizione
Nessun avviso pubblicato
Nessuna lezione pubblicata
Codice insegnamento online non pubblicato

Modulo: URBAN REGENERATION AND PUBLIC PRIVATE PARTNERSCHIP

Corso Scienze dell'architettura
Curriculum Curriculum unico
Orientamento Orientamento unico
Anno Accademico 2019/2020
Crediti 6
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/21
Anno Secondo anno
Unità temporale
Ore aula 60
Attività formativa Attività formative affini ed integrative

Canale unico

Docente CARMELINA BEVILACQUA
Obiettivi il corso intende accompagnare gli studenti verso l’acquisizione di conoscenze tecniche inerenti i nuovi contesti della pianificazione urbanistica relativi all’evoluzione delle politiche di rigenerazione urbana. In particolare, la lettura e l’interpretazione della rigenerazione urbana verrà condotta attraverso l’approfondimento sia procedurale sia progettuale dell’attività di costruzione e gestione dei processi di trasformazione urbana attraverso la comparazione con casi studi internazionali. In tale contesto l’approccio analitico sarà sempre sviluppato in relazione agli elementi “tecnici” che consentono la costruzione del progetto di trasformazione urbana.
Gli obiettivi formativi sono articolati come segue.
1. Fornire adeguate conoscenze dei nuovi contesti della pianificazione urbanistica
2. Fornire gli strumenti di controllo strategico della trasformazione urbana attraverso l’acquisizione di competenze adeguate nella costruzione di piani innovativi per la città contemporanea
3. Fornire conoscenze per l’acquisizione di un’adeguata competenza nell’ambito della costruzione e gestione di iniziative di rigenerazione urbana che richiedono forme di PPP (Public Private Partnership).
4. Fornire gli strumenti di costruzione del progetto urbano contemporaneo come sintesi interpretativa della domanda di trasformazione urbana declinata in luoghi di progetto della città all’interno di un quadro generale di coerenza strategica e strutturale.
Programma 1. Inquadramento tecnico dei processi di rigenerazione urbana
La costruzione del quadro “portante” delle trasformazioni urbane e territoriali
- Il passaggio dall’uso funzionale all’uso strategico delle risorse
- la caratterizzazione proattiva dell’approccio strategico e la sua trasposizione spaziale
- Regime dei suoli, real estate : piano urbanistico conformativo della proprietà vs. piano strategico produttore di vision condivise, di processi partenariali;
Il controllo strategico della trasformazione urbana
- L’orizzonte temporale delle scelte strategiche: breve, medio e lungo termine
- La costruzione degli scenari in funzione degli orizzonti temporali
- La costruzione degli scenari in funzione della sostenibilità ambientale, sociale economica e finanziaria
2. Inquadramento progettuale dei processi di rigenerazione urbana: Il progetto urbano contemporaneo
- Le questioni che hanno indotto l’uso della metodica del progetto urbano
- Evoluzione del progetto urbano: dal grande progetto urbano degli anni 70-80 al progetto urbano come strumento attuativo della progettazione urbanistica delle trasformazioni urbane
- La costruzione di forme di attivazione sociale capaci di “bilanciare” la concentrazione competitiva con la distribuzione dei vantaggi da essa generata
- Il coinvolgimento della community come momento topico della costruzione di strumenti innovativi per la trasformazione urbana.
- La finanza di progetto: dal promotore finanzario alla costruzione e gestione delle opere pubbliche
- La profittabilità del privato e la sostenibilità ambientale e sociale degli interventi generatori di entrate
- Gli strumenti di attuazione disponibili in Italia Il ruolo del no profit nelle forme di PPP
3. La rigenerazione urbana come fattore coniugante i diversi approcci nei vari contesti nazionali ed internazionali
Esperienze significative:
- la rigenerazione urbana a Belfast: il progetto urbano come espressione formale dell’abbattimento del conflitto sociale
- La rigenerazione urbana a Bilbao: il progetto urbano come espressione formale della riconversione produttiva e culturale della città
- La rigenerazione urbana a Parigi – La defense: il progetto urbano come generatore di nuove centralità nella periferia
- La rigenerazione urbana a Lille: espressione formale del nuovo criterio generatore della forma urbana il flusso.
Testi docente 1- Trapani F., Prescia, R. (2016) Rigenerazione urbana, innovazione sociale e cultura del progetto Franco Angeli
2. Urban Regeneration edited by Peter Roberts, Hugh Sykes, Rachel Granger SAGE publisher.
3. Moraci F., Bevilacqua C. (2007) Strategie di città. Officina Editore
Altro materiale didattico:
First scientific report: Economic development strategies. The role of Public Private Partnership – Edited by Carmelina Bevilacqua www.cluds-7fp.unirc.it
Second Scientific Report: Sustainable Urban Development. The role of urban-rural rational in regional context – Edited by Carmelina Bevilacqua www.cluds-7fp.unirc.it
Erogazione tradizionale
Erogazione a distanza No
Frequenza obbligatoria No
Valutazione prova scritta No
Valutazione prova orale No
Valutazione test attitudinale No
Valutazione progetto
Valutazione tirocinio No
Valutazione in itinere
Prova pratica

Ulteriori informazioni

Nessun materiale didattico inserito per questo insegnamento
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Codice insegnamento online non pubblicato

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