Corso | Architettura |
Curriculum | Curriculum unico |
Orientamento | Orientamento unico |
Anno Accademico | 2014/2015 |
Crediti | 6 |
Settore Scientifico Disciplinare | ICAR/12 |
Anno | Primo anno |
Unità temporale | Primo semestre |
Ore aula | 60 |
Attività formativa | Attività formative caratterizzanti |
Docente | FRANCESCO BAGNATO |
Obiettivi | N.D. |
Programma | I temi trattati e le finalità didattiche sono esprimibili attraverso i seguenti aforismi: 1) Per affrontare la progettazione, in architettura come in qualunque altro settore, occorre avere chiari: gli obiettivi che si vogliono raggiungere, i mezzi di cui si dispone, i caratteri del contesto in cui si opera. 2) Lo studio delle tecnologie dei materiali s’identifica sostanzialmente con la conoscenza dei mezzi, del loro ciclo produttivo e della loro collocazione nel processo realizzativo del bene finale. 3) L'architetto deve porsi il problema delle relazioni esistenti tra l'organismo architettonico nel suo complesso, le sue componenti, le caratteristiche del contesto naturale e del contesto socio-tecnico in cui è collocato. 4) Per progettare occorre conoscere le caratteristiche dei materiali, in relazione ai problemi di stabilità, protezione e durata che le parti edilizie sono chiamate ad assolvere. 5) L'edificio è un insieme strutturato di parti che, pur diversamente carat¬terizzate, devono essere considerate agenti in modo interattivo. 6) Ad ogni "problema" posto al progettista solo eccezionalmente corri¬sponde una sola soluzione tecnica e il problema centrale della progetta¬zione è scegliere tra le soluzioni possibili. 7) La relazione tra forma architettonica e tecnica costruttiva non è fissa, nè univocamente orientata e vincolante. 8) Le scelte materiali e le relative tecniche non sono mai neutrali per l’ambiente, occorre valutare il loro impatto, considerando il ciclo di vita dei materiali, dalla loro produzione al loro impiego, alla loro dismissione. 9) Non è corretto tenere distinte le finalità formali dell’architettura dalla possibilità di realizzarle attraverso il materiale, le sue caratteristiche e il suo linguaggio; ciò è vero anche quando al materiale non si chiede di esprimere in tutta evidenza la sua “verità”. 10) Le scelte tecniche e i risultati materiali dell’architettura non dipendono da azioni individuali; come, più in generale, la creatività e l’innovazione in architettura, dipendono da azioni collettive e collaborative, all’interno delle quali l’architetto svolge un ruolo, a volte maieutico, necessariamente di coordinamento e di sintesi. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) In relazione agli argomenti trattati nei moduli didattici, gli studenti sono chiamati a svolgere esercitazioni e verifiche parziali, secondo scadenze da precisare. A supporto di tali attività sarà fornito preventivamente materiale didattico, con bibliografie specifiche, schede bibliografiche-tipo, schede conoscitive su sistemi tecnologici, materiale antologico, ecc. La verifica d’anno, finalizzata alla certificazione dei 6 crediti previsti, consiste in un colloquio, nella riconsiderazione delle valutazioni parziali e nella valutazione degli elaborati prodotti durante l’anno: esercizi, scritti e grafici, documentazione fotografica, ecc., racchiusi in un book formato A3. Nelle tavole (formato A3) che conterranno sia disegni che commenti e/o annotazioni, dovranno essere elaborate varie alternative tecniche, dedotte dalla manualistica e dal settore della produzione edilizia. Gli elaborati previsti riguarderanno: 1. IL RAPPORTO EDIFICIO / TERRENO: Elaborazione di schede contenenti soluzioni tecnico-costruttive e loro scomposizioni in materiali ed elementi tecnici, da adottare per la comprensione delle complesse relazioni che esistono tra edificio e terreno di fondazione. 2. IL RAPPORTO STRUTTURA PORTANTE / PROBLEMATICHE FUNZIONALI: La logica degli spazi va rapportata alla logica delle funzioni, così come le caratteristiche dei materiali costruttivi e i loro impieghi vanno messi sempre in relazione a problemi di protezione, stabilità, durata, oltre che di espressività formale. Si richiede l’elaborazione di schede tecnico-grafiche che dovranno contenere alternative costruttive relative alla struttura portante; alternative costruttive più ricorrenti in relazione alle problematiche di staticità, durabilità, sostenibilità; elementi di contenimento orizzontale e verticale, ecc. 3. RAPPORTO COSTRUZIONE/AMBIENTE: (influenza del clima sul progetto). Si tratta di individuare quali ricadute prestazionali possono interessare il progetto di un edificio per consentire il raggiungimento di adeguati livelli di qualità; intendendo, quest’ultima, come risultante non solo dell’organizzazione delle variabili fisico-spaziali e funzionali, ma anche delle componenti ambientali esterne che, determinate dal più generale processo insediativo, incidono in maniera diretta e rilevante sulla qualità complessiva. Le alternative tecniche richieste dovranno verificare come l’edificio con le sue caratteristiche materiche, morfologiche, dimensionali e tecnico-costruttive, è in grado di stabilire un rapporto con l’ambiente esterno, tale da produrre variazioni e notevoli alterazioni delle condizioni di comfort termico. Gli ambiti problematici da considerare sono: - Le componenti biofisiche e microclimatiche nel processo di progettazione: ricadute sull’edificio (microclima; benessere termoigrometrico, ecc.). - Qualità ecologica dei materiali da costruzione: analisi delle prestazioni ambientali richieste ai materiali e ai componenti impiegati nell’edilizia definendo processi produttivi e controlli di qualità adeguati alla finalità ecologica degli interventi. L’involucro edilizio non è concepito come una semplice barriera, ma piuttosto come un filtro selettivo, dotato della capacità di annettere e/o respingere gli effetti indotti da condizioni ambientali esterne: il comfort ambientale indoor dipende, oltre che dalla qualità, anche dai modi di impiego delle tecnologie del costruire, in funzione del complesso delle variabili ambientali che agiscono all’esterno dell’edificio. L’edificio, con le sue caratteristiche materiche, dimensionali e tecnico-costruttive, deve essere in grado di garantire all’interno dell’ambiente costruito caratteristiche di benessere e comfort termico, acustico, visivo. 4. STUDIO MONOGRAFICO SU UN MATERIALE: Si prevede la produzione di schede sui materiali studiati, con la trattazione dei seguenti argomenti: evoluzione del materiale nella storia dell’architettura; evoluzione dei fattori produttivi; rapporti tra materia e forma; qualità del materiale; comportamento fisico del materiale in relazione all’esigenze ambientali; ecologicità del materiale: flussi di energia e cicli della materia. 5. ASPETTI REALIZZATIVI E CANTIERE: Studio critico dell'evoluzione del cantiere nel tempo, in rapporto ai caratteri socio-tecnici dei luoghi. Documentazione fotografica sul cantiere. |
Testi docente | - AA.VV., Manuale di progettazione edilizia, Vol. 4, Milano 1995, Hoepli - Quaroni L., Progettare un edificio. Otto lezioni sull’architettura, Bologna 2001, Kappa. - Nardi G., Tecnologie dell’architettura, Milano 2001, Clup - Salvadori M., Dalla Caverna al grattacielo, Roma 1979, Armando Editori. - Torricelli / Del Nord / Felli, Materiali e tecnologie dell’architettura, Bari 2001, Laterza |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Docente | ALBERTO DE CAPUA |
Obiettivi | N.D. |
Programma | I temi trattati e le finalità didattiche sono esprimibili attraverso i seguenti aforismi: 1) Per affrontare la progettazione, in architettura come in qualunque altro settore, occorre avere chiari: gli obiettivi che si vogliono raggiungere, i mezzi di cui si dispone, i caratteri del contesto in cui si opera. 2) Lo studio delle tecnologie dei materiali s’identifica sostanzialmente con la conoscenza dei mezzi, del loro ciclo produttivo e della loro collocazione nel processo realizzativo del bene finale. 3) L'architetto deve porsi il problema delle relazioni esistenti tra l'organismo architettonico nel suo complesso, le sue componenti, le caratteristiche del contesto naturale e del contesto socio-tecnico in cui è collocato. 4) Per progettare occorre conoscere le caratteristiche dei materiali, in relazione ai problemi di stabilità, protezione e durata che le parti edilizie sono chiamate ad assolvere. 5) L'edificio è un insieme strutturato di parti che, pur diversamente carat¬terizzate, devono essere considerate agenti in modo interattivo. 6) Ad ogni "problema" posto al progettista solo eccezionalmente corri¬sponde una sola soluzione tecnica e il problema centrale della progetta¬zione è scegliere tra le soluzioni possibili. 7) La relazione tra forma architettonica e tecnica costruttiva non è fissa, nè univocamente orientata e vincolante. 8) Le scelte materiali e le relative tecniche non sono mai neutrali per l’ambiente, occorre valutare il loro impatto, considerando il ciclo di vita dei materiali, dalla loro produzione al loro impiego, alla loro dismissione. 9) Non è corretto tenere distinte le finalità formali dell’architettura dalla possibilità di realizzarle attraverso il materiale, le sue caratteristiche e il suo linguaggio; ciò è vero anche quando al materiale non si chiede di esprimere in tutta evidenza la sua “verità”. 10) Le scelte tecniche e i risultati materiali dell’architettura non dipendono da azioni individuali; come, più in generale, la creatività e l’innovazione in architettura, dipendono da azioni collettive e collaborative, all’interno delle quali l’architetto svolge un ruolo, a volte maieutico, necessariamente di coordinamento e di sintesi. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) In relazione agli argomenti trattati nei moduli didattici, gli studenti sono chiamati a svolgere esercitazioni e verifiche parziali, secondo scadenze da precisare. A supporto di tali attività sarà fornito preventivamente materiale didattico, con bibliografie specifiche, schede bibliografiche-tipo, schede conoscitive su sistemi tecnologici, materiale antologico, ecc. La verifica d’anno, finalizzata alla certificazione dei 6 crediti previsti, consiste in un colloquio, nella riconsiderazione delle valutazioni parziali e nella valutazione degli elaborati prodotti durante l’anno: esercizi, scritti e grafici, documentazione fotografica, ecc., racchiusi in un book formato A3. Nelle tavole (formato A3) che conterranno sia disegni che commenti e/o annotazioni, dovranno essere elaborate varie alternative tecniche, dedotte dalla manualistica e dal settore della produzione edilizia. Gli elaborati previsti riguarderanno: 1. IL RAPPORTO EDIFICIO / TERRENO: Elaborazione di schede contenenti soluzioni tecnico-costruttive e loro scomposizioni in materiali ed elementi tecnici, da adottare per la comprensione delle complesse relazioni che esistono tra edificio e terreno di fondazione. 2. IL RAPPORTO STRUTTURA PORTANTE / PROBLEMATICHE FUNZIONALI: La logica degli spazi va rapportata alla logica delle funzioni, così come le caratteristiche dei materiali costruttivi e i loro impieghi vanno messi sempre in relazione a problemi di protezione, stabilità, durata, oltre che di espressività formale. Si richiede l’elaborazione di schede tecnico-grafiche che dovranno contenere alternative costruttive relative alla struttura portante; alternative costruttive più ricorrenti in relazione alle problematiche di staticità, durabilità, sostenibilità; elementi di contenimento orizzontale e verticale, ecc. 3. RAPPORTO COSTRUZIONE/AMBIENTE: (influenza del clima sul progetto). Si tratta di individuare quali ricadute prestazionali possono interessare il progetto di un edificio per consentire il raggiungimento di adeguati livelli di qualità; intendendo, quest’ultima, come risultante non solo dell’organizzazione delle variabili fisico-spaziali e funzionali, ma anche delle componenti ambientali esterne che, determinate dal più generale processo insediativo, incidono in maniera diretta e rilevante sulla qualità complessiva. Le alternative tecniche richieste dovranno verificare come l’edificio con le sue caratteristiche materiche, morfologiche, dimensionali e tecnico-costruttive, è in grado di stabilire un rapporto con l’ambiente esterno, tale da produrre variazioni e notevoli alterazioni delle condizioni di comfort termico. Gli ambiti problematici da considerare sono: - Le componenti biofisiche e microclimatiche nel processo di progettazione: ricadute sull’edificio (microclima; benessere termoigrometrico, ecc.). - Qualità ecologica dei materiali da costruzione: analisi delle prestazioni ambientali richieste ai materiali e ai componenti impiegati nell’edilizia definendo processi produttivi e controlli di qualità adeguati alla finalità ecologica degli interventi. L’involucro edilizio non è concepito come una semplice barriera, ma piuttosto come un filtro selettivo, dotato della capacità di annettere e/o respingere gli effetti indotti da condizioni ambientali esterne: il comfort ambientale indoor dipende, oltre che dalla qualità, anche dai modi di impiego delle tecnologie del costruire, in funzione del complesso delle variabili ambientali che agiscono all’esterno dell’edificio. L’edificio, con le sue caratteristiche materiche, dimensionali e tecnico-costruttive, deve essere in grado di garantire all’interno dell’ambiente costruito caratteristiche di benessere e comfort termico, acustico, visivo. 4. STUDIO MONOGRAFICO SU UN MATERIALE: Si prevede la produzione di schede sui materiali studiati, con la trattazione dei seguenti argomenti: evoluzione del materiale nella storia dell’architettura; evoluzione dei fattori produttivi; rapporti tra materia e forma; qualità del materiale; comportamento fisico del materiale in relazione all’esigenze ambientali; ecologicità del materiale: flussi di energia e cicli della materia. 5. ASPETTI REALIZZATIVI E CANTIERE: Studio critico dell'evoluzione del cantiere nel tempo, in rapporto ai caratteri socio-tecnici dei luoghi. Documentazione fotografica sul cantiere. |
Testi docente | - AA.VV., Manuale di progettazione edilizia, Vol. 4, Milano 1995, Hoepli - Quaroni L., Progettare un edificio. Otto lezioni sull’architettura, Bologna 2001, Kappa. - Nardi G., Tecnologie dell’architettura, Milano 2001, Clup - Salvadori M., Dalla Caverna al grattacielo, Roma 1979, Armando Editori. - Torricelli / Del Nord / Felli, Materiali e tecnologie dell’architettura, Bari 2001, Laterza |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | No |
Prova pratica | No |
Docente | FRANCESCO PASTURA |
Obiettivi | N.D. |
Programma | Materiali per l’Architettura è l’accattivante locuzione che titola il Corso che tratteggia e declina l’alveo dell’intelligenza progettuale che, da sempre, governa il percorso del pensiero di architettura che si fa costruito. Un coacervo di saperi e conoscenze che struttura il corpus delle scelte che il progetto di architettura assume, affinché la sua forma conquisti concretezza. In tal senso, i temi trattati e le finalità didattiche sono esprimibili attraverso l’assunzione dei seguenti presupposti 1) Le attuali problematiche legate alla crisi energetica, ai cambiamenti climatici, all’impoverimento delle risorse naturali, all’aumento dei livelli di inquinamento e di produzione di rifiuti stanno trasformando alcuni caratteri della dinamica evolutiva della nostra società e, tra essi, quindi, anche quelli relativi ai processi di trasformazioni dello spazio antropico e naturale che, in tal senso, si orientano ad assumere e promuovere la divulgazione di nuove prassi. 2) Dal precedente assunto si rileva quindi che affrontare lo studio e l’insegnamento di Materiali e Tecniche, significa interrelarlo all’accresciuta alla costruzione di matura una sensibilità della consapevolezza, da sviluppare intorno ai temi della relazione tra sostenibilità ambientale, sviluppo compatibile e trasformazione dello spazio. 3) Studiare le tecnologie dei materiali, identificando tale studio con la conoscenza dei mezzi, del loro ciclo produttivo e della loro collocazione nel processo realizzativo del bene finale. 4) Considerare in maniera prioritaria lo studio delle relazioni esistenti tra l'organismo architettonico le sue componenti, le caratteristiche del contesto naturale e del contesto socio-tecnico in cui è collocato. 5) Definire un percorso di conoscenza delle caratteristiche dei materiali, in relazione ai problemi di stabilità, protezione e durata che le parti edilizie sono chiamate ad assolvere. 6) Caratterizzare lo studio dei manufatti architettonici come insiemi strutturati di parti che, pur diversamente caratterizzate, devono essere considerate agenti in modo interattivo. 7) Costruire un approccio alle scelte materiali e tecniche relazionato alla considerazione dei caratteri ambientali, valutandone il loro impatto, considerando il ciclo di vita dei materiali, dalla loro produzione al loro impiego, alla loro dismissione. 8) Costruire una forma mentis ove non siano distinte le finalità formali dell’architettura dalla possibilità di realizzarle attraverso il materiale, le sue caratteristiche e il suo linguaggio. Risultati attesi (acquisizione di conoscenze da parte dello studente) In relazione agli argomenti trattati, gli studenti sono chiamati a svolgere esercitazioni e verifiche parziali, secondo scadenze da precisare. A supporto di tali attività sarà fornito preventivamente materiale didattico, con bibliografie specifiche, schede bibliografiche, schede conoscitive su sistemi tecnologici, materiale antologico, ecc. La verifica d’anno, finalizzata alla certificazione dei 6 crediti previsti, consiste in un colloquio, nella riconsiderazione delle valutazioni parziali e nella valutazione degli elaborati prodotti durante l’anno e racchiusi in un Book Personale e relativo all’approfondimento dei seguenti temi 1. STUDIO MONOGRAFICI SUI MATERIALI DA COSTRUZIONE 2. ILRAPPORTO COSTRUZIONE/AMBIENTE 3. IL RAPPORTO EDIFICIO/SUOLO 4. IL RAPPORTO EDIFICIO/STRUTTURA 5. ASPETTI REALIZZATIVI E CANTIERE |
Testi docente | - AA.VV., Manuale di progettazione edilizia, Vol. 4, Milano 1995, Hoepli - Campioli A. e Lavagna M., Tecniche e Architettura, Novara 2013, Citta Studi Edizioni - Nardi G., Tecnologie dell’architettura, Milano 2001, Clup - Nastri M., La costruzione dell'architettura. Strumenti e procedure operative per l'elaborazione tecnica del progetto, Roma 2009, Franco Angeli Editore - Quaroni L., Progettare un edificio. Otto lezioni sull’architettura, Bologna 2001, Kappa. - Torricelli M., Del Nord R., Felli F., Materiali e tecnologie dell’architettura, Bari 2001, Laterza |
Erogazione tradizionale | Sì |
Erogazione a distanza | No |
Frequenza obbligatoria | Sì |
Valutazione prova scritta | No |
Valutazione prova orale | Sì |
Valutazione test attitudinale | No |
Valutazione progetto | Sì |
Valutazione tirocinio | No |
Valutazione in itinere | Sì |
Prova pratica | No |
Cerca nel sito
Posta Elettronica Certificata
Direzione
Tel +39 0965.1696501
Fax +39 0965.1696550
Biblioteca
Tel +39 0965.1696320
Fax +39 0965.1696550
Segreteria didattica
Tel +39 0965.1696322
Fax +39 0965.1696550
Segreteria amministrativa
Tel +39 0965.1696510
Fax +39 0965.1696550
Segreterie CdL
Tel +39 0965.1696464
Fax +39 0965.1696550
Orientamento